Il Trentino si prepara alla rivoluzione delle auto elettriche. Ecco come

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punti di ricarica
Previsti dalla Provincia contributi sia per l’acquisto dei veicoli che per l’installazione degli impianti di ricarica

colonnina ricarica elettrica autoArriva per tutti, prima o poi, il momento di cambiare la propria auto usata ormai vecchia e segnata dagli anni e dai tanti chilometri percorsi. E quando questo momento arriva è importante farsi trovare pronti sotto tutti i punti di vista. Ma, oltre all’estetica e alle diverse funzionalità, la macchina che ci si accinge a comprare dovrà essere, per forza di cose, meno inquinante della macchina che si vuole vendere. Per chi vuole sostituire l’auto che inquina tra le tante soluzioni c’è quella del compro auto. Queste aziende consentono di liberarsi della propria auto usata in breve tempo e di incassare del denaro liquido da reinvestire nell’acquisto di una nuova auto, per l’appunto elettrica e che non inquina.

Chi in Trentino si appresta ad acquistare una nuova auto non può non prendere in considerazione la possibilità di acquistare un’auto elettrica. Il futuro sembra andare verso questa soluzione ad impatto ambientale zero e diversi paesi dell’Unione Europea si stanno adoperando per incentivare i propri cittadini ad affidarsi a questa soluzione. In Italia questo settore risulta essere in netto ritardo ed in mancanza di incentivi statali sono le amministrazioni locali a fare carico di incentivi per la mobilità elettrica. La Provincia Autonoma di Trento, sulla scia di quanto già previsto dalla Provincia di Bolzano, ha preparato un piano provinciale per la mobilità elettrica, in collaborazione con l’Università degli studi di Trento. 

Il piano presentato dall’assessore alle infrastrutture e all’ambiente Mauro Gilmozzi è stato approvato dalla Giunta e dovrà passare all’esame delle Commissioni comunali e dovrebbe essere approvato prima dell’autunno. Il piano prevede un incentivo di 5.000 euro per l’acquisto di veicoli elettrici, dei quali 3.000 euro a carico della Provincia e i rimanenti 2.000 euro a carico dei concessionari. Altrettanto imponenti sono gli incentivi per l’installazione dei punti di ricarica pubblici e privati, i cosiddetti “wallbox”. Quì si parla di mille euro ciascuno, puntando ad avere almeno un punto di ricarica pubblico per ogni comune della provincia e anche un punto di ricarica per ogni albergo e struttura ricettiva. Altri punti di ricarica sono previsti per i grandi parcheggi da almeno 150 posti, nelle stazioni di rifornimento lungo le strade statali e provinciali più trafficate e nelle aree di servizio dell’autostrada A22.