Il mercato italiano di moto, scooter e ciclomotori dimostra la sua tenuta e a settembre torna a crescere secondo i dati sulle immatricolazioni diffuse da Confindustria Ancma, evidenziando una crescita nella domanda dell’1,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Un risultato che Mariano Roman, presidente di Ancma, l’associazione dei costruttori e distributori, giudica «positivo e incoraggiante, soprattutto se si considera il confronto con un settembre 2023, che chiudeva con un solido +21%».
Dopo il rallentamento registrato ad agosto, il primo mese autunnale dell’anno torna quindi in positivo. Entrando nel dettaglio dei dati, si evidenzia che nel complesso ciclomotori, scooter e moto immettono sul mercato 27.576 veicoli, pari ad un incremento dell’1,71%. A settembre, sono gli scooter a segnare la migliore performance con un incremento del 3,79% e 14.772 veicoli targati; meno entusiasmante il mercato moto che, con 11.127 unità registrate, registra un calo dello -0,73%, mentre raggiungono la parità i ciclomotori (+0,36%), che mettono in strada 1.677 mezzi.
I primi tre trimestri del 2024 testimoniano un buono stato di salute del settore del mercato italiano di moto, che incassa un incremento del 5,05%, targando 300.343 veicoli. La spinta al mercato viene innanzitutto dalle moto, che crescono del 7,17% e immatricolano 131.950 unità; seguono gli scooter con un incremento del 4,36% e 153.890 mezzi targati. Le due ruote elettriche, infine, chiudono in negativo anche il nono mese dell’anno (-23,25%), immatricolando 789 veicoli. Che siano a due o quattro ruote, l’elettrico non decolla per i costi eccessivi e la ridotta autonomia.
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