Spinta dal motore della RC213V MotoGP V4 da 999 cc da 215 Cv e cambio sequenziale a doppia frizione a sei rapporti. Sensazioni di guida “immersive” per un progetto frutto della manifattura creativa Honda
“Honda Project 2&4 powered by RC213V”, il progetto vincitore del “Global Design Project” di Honda, debutterà al 66° Salone di Francoforte incarnando il concetto di “manifattura creativa” del marchio leader nel panorama mondiale dei produttori di motori, fornendo propulsori a 28 milioni di persone ogni anno tra veicoli a due e quattro ruote, prodotti “power equipment”, per la nautica per le applicazioni aerospaziali.
“Honda Project 2&4” coniuga le esclusive competenze del marchio nella mobilità a due e a quattro ruote. Dotata del motore da competizione della RC213V MotoGP, modificato per renderla idonea a circolare sulle strade aperte al traffico, la Honda Project 2&4 offre la libertà di una moto e la manovrabilità di un’auto. Il motore è un V4 da 999 cc a quattro tempi da 215 Cv a 13.000 giri/min e la coppia massima è di oltre 118 Nm a 10.500 giri/min. Il cambio è a sei rapporti a doppia frizione (DCT, Dual Clutch Transmission).
Oltre 80 designer e progettisti hanno partecipato al concorso “Global Design Project” che la Casa organizza internamente come parte dell’iniziativa del marchio mirata a stimolare la creatività come un unico “Team Honda”. L’obiettivo di questo concorso annuale tra i reparti R&D Honda è di sfidare i membri di team e progetti a condividere un unico obiettivo per il raggiungimento di obiettivi fortemente ambiziosi.
Il design delle sovrastrutture e la posizione del motore sono ispirati alla leggendaria Honda RA272 del 1965. La struttura lascia in vista il telaio e le parti funzionali dell’auto, proprio come avviene per una moto, rispetto alla quale è altrettanto compatta. La lunghezza complessiva è di 3.040 mm, la larghezza di 1.820 mm e l’altezza di 995 mm. Il peso, pari a soli 405 kg, massimizza l’effetto della potenza del motore, collocato in posizione centrale e che, unitamente al baricentro basso, garantisce livelli di reattività eccezionali. L’elettrizzante sensazione creata dall’abitacolo scoperto è resa indimenticabile dall’esclusivo sedile del conducente sospeso appena sopra il livello dell’asfalto. Il design del “sedile sospeso” posiziona il conducente il più vicino possibile all’azione, evocando la libertà di una moto.