La crisi dell’auto non tocca l’industria che investe nei prodotti di qualità
Mentre in Italia gli stabilimenti Fiat languono tra cassa integrazione, chiusura e tentativi di rilancio, all’estero l’industria dell’automobile vive un momento di rinnovata crescita.
A Lipsia, Porsche ha inaugurato il nuovo stabilimento dedicato alla costruzione del nuovo Suv compatto Macan che si affianca all’affermata Cayenne che dal suo lancio ad oggi ha fatto segnare il raddoppio della produzione della storica casa sportiva. Con un investimento di 500 milioni di euro che vanno ad aggiungersi agli iniziali 250 milioni di euro è stato realizzato un impianto all’avanguardia anche dal punto di vista ambientale che ha creato 1.500 nuovi posti di lavoro, probabilmente destinati a crescere ulteriormente se la Macan, così come la Cayenne, sarà arrisa dal successo di vendite.
Dalla Germania alla Francia: a Valenciennes la Toyota ha deciso di introdurre il terzo turno per soddisfare le richieste di Yaris, in particolare di quelle in versione ibrida. L’avvento del terzo turno comporterà l’assunzione di 500 nuovi addetti che porteranno il totale ad oltre 4.000, con la possibilità di utilizzare anche alcuni sabati per soddisfare i picchi di richiesta. Con il terzo turno, la produzione giornaliera di Yaris passerà dalle odierne 840 vetture a circa 1.100.