“Medi” e “Pesanti” ad alta robustezza con potenze fino a 625 Cv e trazione integrale
Mercedes-Benz, dopo aver lanciato, nel 2012, l’Antos per la distribuzione pesante e, nel 2011, l’Actros per il trasporto di linea, completa la gamma con l’Arocs, lo specialista del cava-cantiere. Un’intera gamma di veicoli che si distinguono nel panorama concorrenziale per la loro assoluta ecocompatibilità, garantita dall’omologazione Euro VI.
l’Arocs sfoggia una gamma di ribaltabili, ribaltabili a trazione integrale, betoniere, motrici per semirimorchi e cassonati disponibili in configurazione a due, tre o quattro assi e in 16 classi di potenza che vanno da 175 kW (238 CV) a 460 kW (625 CV). Tutti i motori sono disponibili in versione Euro VI.
Per svolgere ancor meglio il lavoro anche nelle condizioni più gravose, sono stati sviluppati i modelli Arocs Loader e Arocs Grounder. Per Arocs Loader sono state sfruttate sistematicamente tutte le possibilità per ridurre il peso. Il risultato: motrici per semirimorchio 4×2 ottimizzate nella portata che figurano tra le più leggere nel settore dei trasporti edili. Arocs Grounder è stato concepito per impieghi estremi in condizioni difficili. Grazie ad una serie di accorgimenti tecnici come, ad esempio, lo spessore di nove millimetri del telaio a longheroni, questo veicolo è estremamente robusto e vanta stabilità e resistenza alle sollecitazioni particolarmente elevate.
Il telaio, l’altezza del telaio e gli sbalzi si distinguono opportunamente dalle soluzioni adottate per i veicoli di linea. Non è dunque più necessario sottoporre a trasformazione i veicoli destinati al trasporto di materiale edilizio.
E’ possibile scegliere tra 16 versioni di potenza. I modelli BlueTec 6 sono motori a sei cilindri in linea, dotati di sovralimentazione con turbocompressore a gas di scarico e intercooler e dimensionati per erogare tanta coppia ad un numero di giri di poco superiore al minimo. Le quattro cilindrate disponibili (7,7 – 10,7 – 12,8 e 15,6 litri) consentono di ottenere valori massimi di trazione compresi tra 1.000 e 3.000 Nm.
Con l’Arocs arriva il motore di maggiore cilindrata della completamente nuova serie di propulsori per veicoli pesanti sviluppata da Daimler. Con i suoi 15,6 l, una potenza massima di 460 kW (625 Cv) e una coppia massima di 3.000 Nm, il nuovo diesel Mercedes‑Benz OM 473 non nasconde la propria forza. Il nuovo sei cilindri in linea da 15,6 litri OM 473 è capace di altissime performance sotto ogni aspetto, compreso quello della longevità. La coppia massima fornita dall’albero motore varia, a seconda del modello, da 2.600 Nm a 3.000 Nm. Da sottolineare che, a pieno carico e in tutte le versioni di potenza, la coppia arriva a circa 2.500 Nm già poco sopra il regime minimo di rotazione del motore. Al banco prova, tutte le versioni OM 473 raggiungono la coppia massima a 1.100 giri/min. Nella realtà la massima trazione è disponibile su un’ampia fascia di regime che va da 900 a 1.400 giri/min circa. Tra le caratteristiche peculiari del nuovo Mercedes‑Benz OM 473 figura la tecnologia Turbocompound, che prevede una seconda turbina a valle del turbocompressore a gas di scarico. Questa turbina sfrutta la pressione residua dei gas di scarico dopo il loro passaggio nel turbocompressore per incrementare ulteriormente la potenza. Per mezzo di un albero e di un giunto idraulico, questa potenza aggiuntiva arriva alla trasmissione ad ingranaggi del motore e quindi direttamente all’albero motore. La tecnologia Turbocompound aumenta la potenza dell’OM 473 di circa 50 kW (68 Cv). Quando il motore gira a carico elevato si ottiene una riduzione dei consumi pari a circa il 2%. Decisamente migliorati i consumi: a seconda della versione, la riduzione oscilla tra lo 0,5 e l’1,5% rispetto al modello precedente, il V8 Mercedes‑Benz OM 502. Il nuovo OM 473 è disponibile in tre versioni di potenza: da 380 kW (517 Cv) a 1.600 giri/min e 2.600 Nm a 1.100 giri/min a 460 kW (625 CV) a 1.600 giri/min e 3.000 Nm a 1.100 giri/min.
Subito sotto il nuovo motore diesel Mercedes‑Benz OM 473 si trova l’OM 471 da 12,8 litri di cilindrata, offerto in quattro livelli di potenza (da 310 kW (421 Cv) a 1.800 giri/min e 2.100 Nm a 1.100 giri/min a 375 kW (510 Cv) a 1.800 giri/min e 2.500 Nm a 1.100 giri/min). La sovralimentazione è affidata ad un turbocompressore asimmetrico a geometria fissa, che assicura tempi rapidi di risposta del motore ai movimenti dell’acceleratore. Altrettanto nuovo il sei cilindri in linea OM 470 da 10,7 litri, che deriva dalla serie OM 471 e dispone delle stesse caratteristiche tecniche, tra cui il sistema di iniezione X-Pulse. Questo motore compatto è molto potente ed efficiente, oltre ad essere stato ottimizzato nel peso, circa 170 kg in meno dell’OM 471. La messa a punto dell’OM 470 privilegia in modo sistematico la parsimonia nei consumi. Già a 800 giri/min circa il propulsore eroga infatti il 95% della coppia massima, che rimane costante nella fascia compresa tra 1.100 giri/min e 1.400 giri/min.
Una caratteristica importante di tutti i motori a 6 cilindri in linea Mercedes‑Benz delle serie OM 470/471/473 è il sistema di iniezione common rail X-Pulse a gestione completamente elettronica con amplificatore di pressione. La pressione generata nel rail comune arriva ad un livello massimo di 900 bar, ma viene amplificata nei singoli iniettori fino a raggiungere una pressione di iniezione anche di 2.100 bar.
Particolarmente compatto e leggero si dimostra il nuovo sei cilindri in linea Mercedes-Benz OM 936. Questo propulsore di nuovo sviluppo dispone di numerose raffinatezze tecnologiche, come la pressione di iniezione massima di 2.400 bar del sistema di iniezione common rail o il primo albero a camme di scarico a fasatura variabile montato su un motore diesel. La sovralimentazione è affidata fino alla versione da 220 kW (299 Cv) ad un turbocompressore a gas di scarico asimmetrico a doppia turbina. Per le due classi di potenza più alte è stata adottata la sovralimentazione a doppio stadio con due turbocompressori. L’OM 936 raggiunge prestazioni notevoli, con una potenza specifica massima di 34 kW (46 Cv) per litro di cilindrata.
Oltre che per i loro dati nominali, i nuovi motori convincono anche per la guidabilità. Il 90% circa della potenza massima è disponibile già ad un regime di 1.600 giri/min. Parallelamente i motori presentano un elevato dinamismo anche ai bassi regimi. La coppia massima è sempre disponibile senza flessioni nella fascia di marcia principale, compresa tra i 1.200 e i 1.600 giri/min. Ma anche sotto i 1.000 giri/min i motori mostrano una grande potenza. Messi alla prova, convincono per la spontaneità di risposta ai movimenti dell’acceleratore.
Se nella versione di serie il freno motore dei propulsori a sei cilindri arriva già a 235 kW (320 Cv), con la versione ad alte prestazioni, disponibile a richiesta, si sale addirittura a 300 kW (408 Cv).
Per tutte le versioni dell’ampia gamma di modelli Arocs, la trasmissione della coppia è affidata al cambio automatizzato Mercedes PowerShift 3, di serie a otto o dodici marce e, a richiesta, anche a 16 rapporti. Questi gruppi di trasmissione agevolano sensibilmente il lavoro dell’autista, in special modo nelle manovre più impegnative o nel duro impiego su sterrato. A richiesta sono disponibili anche cambi manuali tradizionali a nove o 16 marce.
Sia per il cambio Mercedes PowerShift 3 di serie sia per le versioni a comando manuale viene utilizzata una nuova generazione di frizioni, dotata di una protezione da sovraccarico e di un sistema di avvertenza. Sui veicoli con un solo asse motore, la frizione in versione monodisco consente di trasmettere fino a 2.600 Nm di coppia. Nell’Arocs con più assali motori e valori di coppia fino a 3.000 Nm viene utilizzata una frizione a doppio disco, disponibile a richiesta anche per i veicoli con un asse motore.
Mercedes-Benz Arocs è disponibile in versione a due, tre o quattro assi. Le configurazioni offerte per questa ampia gamma di veicoli vanno dal due assi 4×2 fino alla formula 8×8/4, un quattro assi a trazione integrale con due assi anteriori sterzanti. I quattro assi con un asse anteriore e tre assi posteriori o gli autotelai per betoniere dal carico utile ottimizzato, con asse motore in tandem equipaggiato con pneumatici singoli, sono due esempi della quantità di varianti disponibili direttamente dalla fabbrica per la nuova Serie Arocs. Un altro esempio è costituito dall’autotelaio cassonato 8×2/4 con due assi anteriori e due assi posteriori, di cui uno motore e l’altro sterzante.solo asse motore.
Accanto alle versioni dell’Arocs concepite per l’impiego su strada asfaltata o sterrata e provviste di uno o due assi posteriori motori, sono ora disponibili tre versioni a trazione integrale che assicurano una trazione perfetta anche su terreni estremamente impervi. Per i veicoli destinati all’uso preponderante su strada, ma che possono occasionalmente necessitare di maggiore trazione, è disponibile il nuovo sistema “Hydraulic Auxiliary Drive”. Con questo nuovo tipo di trazione integrale, la trazione dell’asse anteriore non è più demandata agli alberi di trasmissione meccanici, ma ai motori a comando idrodinamico installati sui mozzi delle ruote, che possono essere inseriti all’occorrenza. Questa soluzione permette di risparmiare peso e carburante. Rispetto alla trazione integrale permanente per l’uso nel fuoristrada impegnativo, la riduzione di peso ammonta a mezza tonnellata. Come seconda variante, prevista come dotazione di serie nel caso in cui carico utile e bassi consumi costituiscano un’esigenza prioritaria rispetto ad una forte motricità, è disponibile la trazione integrale inseribile senza rapporto fuoristrada. Il collegamento dell’asse anteriore è realizzato a veicolo fermo dal ripartitore di coppia (VG 3000) e determina la rotazione nel rapporto 1:1 degli alberi cardanici solidali con gli assi posteriore e anteriore. Per l’utilizzo prevalente su terreni difficili che richiedono una trazione elevata, ad esempio con partenze in salita su fondo non compatto, Arocs può essere equipaggiato a richiesta con una trazione integrale permanente (ripartitore di coppia VG 2800 con bloccaggio al 100%) che dispone anche di un rapporto fuoristrada.
Anche il telaio è orientato alla tipologia di impiego: sono previste due diverse varianti a seconda dell’utilizzo. Per l’uso prevalente in cantiere e sullo sterrato viene adottato un telaio con una larghezza di 744 mm e uno spessore di 8 o 9 mm, realizzato in acciaio lamellare ad alta resistenza forgiato a freddo e abbinato a robuste molle in acciaio larghe 100 mm. Queste prerogative garantiscono elevate capacità di carico e torsionali anche in condizioni difficili.
Rappresenta una novità mondiale nel settore dei veicoli industriali il nuovo sterzo elettroidraulico “Servotwin” per i veicoli a quattro assi, dotato di servoassistenza elettronica alla sterzata in funzione della velocità e di funzione attiva di ritorno dello sterzo. Con questa tecnologia di nuovo sviluppo, di serie per i modelli pesanti e a richiesta per i veicoli leggeri, comfort e precisione di sterzata raggiungono livelli di assoluto rilievo. Per garantire una decelerazione ottimale e quindi spazi di frenata ristretti, a seconda del tipo di impiego, Arocs può essere dotato di freni a tamburo, di una combinazione di freni a disco e a tamburo oppure di freni a disco su tutte le ruote. Per i modelli Arocs Mercedes-Benz a trazione integrale, la dotazione di serie comprende il sistema antibloccaggio disinseribile.
Anche sul fronte delle cabine di guida per un veicolo da cantiere le varianti sono molte: si possono scegliere tra sette cabine, disponibili complessivamente in 14 varianti. A contribuire ai bassi costi di gestione contribuiscono i lunghi intervalli di manutenzione che arrivano fino a 150 000 km nei trasporti di linea. Il filtro antiparticolato deve essere pulito per la prima volta dopo 450.000 km e in seguito solo ogni 300.000 km.