Nonostante il deciso calo di vendite di vetture a Glp e metano, la casa del leone scommette sulla ripresa del mercato
Peugeot crede nelle alimentazioni alternative alla benzina e rilancia, nonostante l’andamento del mercato assai poco positivo verso le auto alimentate a Gpl e metano degli ultimi mesi del 2016, proponendo sul mercato la versione Gpl della 208.
Specie nel segmento delle “medio-piccole” da città, l’alimentazione a Gpl mantiene una certa popolarità, visto che negli ultimi anni ha mantenuto una quota del 15% delle richieste. Nella 208, l’impianto Gpl (della specialista emiliana Landi Renzo) è installato nella fabbrica di Trnava in Slovacchia direttamente sulla linea di produzione, con tanto di garanzia ufficiale Peugeot.
La trasformazione a gas è caduta sul nuovo e apprezzato motore tre cilindri 1.2 aspirato PureTech da 82 Cv che prevede anche l’adozione di una testata appositamente modificata con valvole e sedi valvole rinforzate per reggere al meglio lo stress da impiego di Gpl (che ha minore potere lubrificante della benzina) al fine di garantire la medesima prestazione e affidabilità del motore originale. Al posto della ruota di scorta nell’apposito vano sotto il piano bagagli (che mantiene la medesima capacità della versione a benzina) è installato un serbatoio toroidale da 33,6 litri, mentre il bocchettone di rifornimento è posto a fianco di quello della benzina e celato dal medesimo sportellino.
Peccato che il passaggio dall’alimentazione a benzina a quella Gpl sia comandato da un pulsante posto sulla plancia in un posto poco visibile dall’aspetto quanto mai posticcio (poteva essere meglio integrato) e che il livello del Gpl sia demandato ad una serie di led poste a corona del medesimo comando, quando si poteva utilizzare lo stesso indicatore della benzina (come fanno altre case che integrano meglio l’impianto).