Nuova puntata della vicenda degli airbag difettosi montati di migliaia di modelli Citroën C3 e Ds 3, con le associazioni dei consumatori Codacons, Adusbef e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi che hanno avviato una class action dinanzi al Tribunale di Torino.
Abbiamo avviato «la class action contro PSA Groupe Italia e Stellantis per il noto caso degli airbag difettosi, con la richiesta di risarcimento dei danni patrimoniali da indisponibilità del veicolo calcolati in 30 euro per ogni giorno di non utilizzo dell’auto, e non patrimoniali calcolati in 1.500 euro per il turbamento psichico causato dalla scoperta di un dispositivo potenzialmente letale» affermano le associazioni consumeristiche.
L’iniziativa è volta a far ottenere un risarcimento ai singoli proprietari delle auto, e parallela al provvedimento per inibitoria dello scorso 11 ottobre con cui i giudici torinesi hanno condannato Psa a sostituire immediatamente entro il 31 gennaio 2025 gli airbag difettosi a tutte le auto coinvolte, con forti penali in caso di inottemperanza.
«La vicenda, che ha coinvolto migliaia di consumatori in Italia, ha costretto i proprietari delle autovetture interessate a sospendere l’utilizzo dei propri mezzi a causa del grave pericolo connesso al malfunzionamento degli airbag – spiegano le tre associazioni – Questa situazione ha provocato un grave disagio personale e un danno economico non indifferente per tutti coloro che si sono visti forzatamente privati della possibilità di utilizzare la propria auto».
Ora Il Tribunale fisserà un’udienza per valutare l’eventuale ammissibilità della class action, alla quale, in caso di via libera, potranno aderire tutti i proprietari dei mezzi che hanno ricevuto la lettera di richiamo.
Da parte sua, in una nota diffusa da Stellantis si afferma di «essersi sempre impegnata fin dall’avvio della campagna di richiamo per minimizzare il disagio dei clienti coinvolti con tempestive informazioni e molteplici iniziative di supporto». «Abbiamo inoltre spiegato in modo esauriente all’Autorità Giudiziaria, nell’ambito del procedimento di cui si è avuta la pronuncia lo scorso 11 ottobre, sia il contesto sia i dettagli della campagna di richiamo europea “Stop Drive” che riguarda gli airbag montati sui modelli C3 e DS3 prodotti dal 2009 e il 2019, e tutte le azioni e i miglioramenti già apportati finora».
Stellantis – prosegue la nota – «è fortemente impegnata nell’esecuzione del richiamo e sta accelerando gli sforzi al limite di quanto tecnicamente possibile, attraverso un incremento senza precedenti della flotta e della capacità di stoccaggio di veicoli di cortesia, oltre all’implementazione di diverse misure per aumentare la capacità di riparazione della rete, ad esempio coinvolgendo i propri stabilimenti in Italia».
«Abbiamo più che raddoppiato la fornitura settimanale di nuovi airbag, – aggiunge Stellantis – raggiungendo i limiti tecnici della catena di approvvigionamento a fronte delle specificità dei componenti in questione, e ampliato la capacità della rete di concessionari per eseguire le sostituzioni degli airbag. Inoltre, a tutti i clienti che ne fanno richiesta viene proposta una vettura di cortesia. Al 30 ottobre, Stellantis ha raggiunto il traguardo di oltre 260.000 sostituzioni di airbag Takata per i modelli C3 e DS3 in regime di “Stop-drive” in Francia, Italia, Spagna e Portogallo, mentre altri 145,000 saranno sostituiti a breve. Più in dettaglio, in Italia i risanamenti totali sono stati più di 74.000, mentre oltre 136.000 veicoli coinvolti nel richiamo hanno già effettuato il check-in».
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