Sono circa 46.000 in Italia le auto Citroën C3 e DS3 (gruppo Stellantis) con airbag difettosi che «probabilmente continuano a circolare» perché «i proprietari sono ignari del pericolo». Questa situazione «ovviamente non è accettabile» in quanto «l’interesse in gioco è la salvaguardia della vita dei conducenti e dei passeggeri». E’ quanto rileva il Tribunale di Torino nell’ordinanza con cui ha accolto una azione inibitoria verso Psa Italia promossa da Codacons, Adusbef e Udicon.
I giudici hanno ricavato il dato sulla base di quanto comunicato dalla stessa Citroën (gruppo Stellantis), la quale ha riferito che «il check-in è stato effettuato su 127.036 dei 173.328 veicoli interessati».
«Se è vero – scrivono i magistrati – che l’intervento di riparazione richiede la collaborazione dei proprietari, che si devono registrare e dare corso alla procedura che porterà alla prenotazione dell’intervento, questo però richiede che tutti siano correttamente informati».
Citroën (gruppo Stellantis), secondo i giudici, «non ha dato prova adeguata di averlo fatto». Da qui l’ordine all’azienda di «cessare le condotte omissive» e di prendere sei tipi di contromisure per informare l’utenza (compresa la pubblicazione di annunci su quotidiani e testate on line) e completare le operazioni di sostituzione dei kit-airbag. Oltre a mettere a disposizione dei clienti vetture sostitutive o voucher per il car sharing entro sette giorni da una eventuale richiesta.
«Questa decisione del Tribunale – è il commento delle tre associazioni – è una grande vittoria per tutti i consumatori italiani e sottolinea come la responsabilità sociale delle grandi imprese non sia solo nella qualità della produzione e nella vendita dei prodotti, ma anche e in primis nell’intervenire immediatamente nel caso di criticità che mettono in grave pericolo la sicurezza e la salute degli utenti». Cosa che nel caso di Citroën (gruppo Stellantis) ha evidenziato tutti i limiti.
«Accogliamo con favore il provvedimento emesso dal Tribunale di Torino, che ha imposto a Groupe Psa Italia di completare entro il 31 gennaio 2025 la sostituzione degli airbag difettosi su migliaia di veicoli Citroën C3 e DS3, prodotti tra il 2009 e il 2019. Questo importante risultato tutela la sicurezza di oltre 127.000 consumatori italiani, che ora potranno ottenere la garanzia di riparazioni certe» afferma Martina Donini, presidente dell’Udicon (Unione per la difesa dei consumatori).
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