Veneti nel Mondo: la regione rilancia i gemellaggi tra comuni

Varato un pacchetto di iniziative da 390.000 euro. A fine luglio la Consulta a Belluno e la Festa dell’Emigrazione veneta sulla Piana del Cansiglio. 

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X adunata dei Veneti nel Mondo

Nuovi gemellaggi tra i comuni veneti e comuni esteri che sono stati meta dell’emigrazione veneta: è la novità 2019 nel pacchetto di iniziative che la Regione Veneto finanzia ogni anno per tener vivi i legami culturali tra i Veneti nel Mondo e la loro comunità di origine.

La Giunta regionale del Veneto – su proposta dell’assessore ai flussi migratori e ai Veneti nel Mondo, Manuela Lanzarin – ha stanziato 10.000 euro per finanziare progetti di gemellaggio tra enti locali che «favoriscano il mantenimento delle tradizioni e degli usi veneti e il ritrovamento delle radici culturali venete».

Si arricchisce così di un’ulteriore iniziativa il programma rivolto ai Veneti nel Mondo, che culminerà nella festa annuale degli emigranti veneti domenica 28 luglio nella Piana del Cansiglio e nella contestuale convocazione della Consulta dei Veneti nel Mondo e del meeting dei giovani Veneti e oriundi Veneti a Belluno (25-28 luglio).

«Il fenomeno migratorio ha profondamento segnato la storia delle comunità venete tra Otto e Novecento producendo cambiamenti e relazioni che tuttora dispiegano i loro effetti – sottolinea Lanzarin –. Per questo è doveroso che la Regione impegni una quota, anche se modesta, del proprio bilancio per alimentare la memoria, mantenere vive relazioni tra comunità lontane e mettere a frutto, attraverso scambi e progetti rivolti al domani, quel capitale di conoscenze, esperienze e imprenditorialità che si è creato tra la terra veneta e le tante comunità di origine veneta sparse nei diversi continenti».

Il programma d’iniziative approvato dalla Giunta per quest’anno impegna 100.000 euro per sostenere progetti culturali e iniziativeche valorizzino e conservino la cultura veneta all’estero, 80.000 euro per contribuire alle spese di funzionamento dei 126 circolie delle 13 federazioni di Veneti nel Mondo, 40.000 euro a parziale copertura delle spese di spedizione all’estero delle riviste delle associazioni venete degli emigranti, 50.000 euro per la riunione annuale della Consulta dei Veneti nel Mondo e del Coordinamento dei giovani oriundi.

Anche quest’anno la Regione garantirà un contributo fino a 5.000 euro per le spese di rientro per quegli emigranti che decidano di ritornare definitivamente in patria (con uno stanziamento complessivo di 50.000 euro) e destinerà 40.000 euro ad enti e associazioni che promuovano soggiorni culturali per emigrati ultrasessantacinquenni che non hanno sufficienti disponibilità economiche per permettersi un viaggio alla scoperta della loro terra d’origine. Inoltre, verranno riproposti per il secondo anno consecutivo i premi di 10.000 euro al comune onorario del Veneto (riconoscimento assegnato nel 2018 al comune sardo di Arborea), di 5.000 euro alla miglior tesi di laurea discussa negli atenei veneti sul fenomeno dell’emigrazione e analogo premio per il miglior audiovisivo sul passato e il presente dell’emigrazione veneta realizzato dalle classi terze e quarte delle scuole superiori del Veneto negli anni scolastici 2018-19 e 2019-20. I premi saranno assegnati da una giuria di esperti che vedrà la partecipazione degli assessori all’istruzione e ai flussi migratori e di rappresentanti del mondo della scuola, dell’università e delle associazioni dell’emigrazione veneta.

«Complessivamente il pacchetto di iniziative 2019 che la Regione sta mettendo a bando in queste settimane ammonta a 390.000 euro – riassume Lanzarin –. Si tratta di contributi che andranno a sostenere, con regole rigorose e trasparenti, la vivace progettualità di enti, istituzioni e realtà associative, in patria e all’estero, che lavorano quotidianamente per mantenere vivi i legami tra il nostro Veneto e l’“altro” Veneto, costituito dalle tante comunità dei Veneti nel Mondo, che conservano lingua, identità e radici della loro terra d’origine».

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