Anche i trentini-brasiliani, i “neotrentini” di Nova Trento, comune dello stato di Santa Catarina fondato dagli emigranti trentini fra il 1875 e il 1892, si schierano a fianco del Trentino, dopo l’eccezionale ondata di maltempo dello scorso ottobre. Lo fanno con un Manifesto e una raccolta fondi, sottoscritta da tutte le istituzioni pubbliche e dagli altri soggetti più rappresentativi della realtà locale, categorie economiche, associazioni culturali e sportive, protezione civile e quant’altro.
Un bel gesto di solidarietà da oltreoceano che accoglie a sua volta l’invito lanciato nelle scorse settimane dalla Provincia di Trento, con l’Ufficio emigrazione, rivolto alle comunità trentine all’estero, (il materiale, tradotto in cinque lingue, è disponibile all’indirizzo mondotrentino.net).
«Una prova – sottolinea il presidente Maurizio Fugatti – di come i legami fra il Trentino e le comunità create nel mondo dall’emigrazione, anche a più di un secolo dalle prime partenze, continuino ad essere solidi e concreti. Da parte nostra non possiamo che rivolgere agli abitanti di Nova Trento un sincero “grazie”. La loro iniziativa è una mano tesa che stringiamo con vero affetto».
Il Manifesto, trasmesso nei giorni scorsi al presidente Fugatti, sottolinea come la principale caratteristica che unisce i trentini ai “neotrentini” (come si definiscono i trentini di Nova Trento) sia la tenacia, ovvero quella «forza che si rivela nei momenti più difficili». Nel documento emerge molto chiaramente la consapevolezza che il Trentino ha affrontato il fenomeno meteorologico più intenso degli ultimi 150 anni. «Esprimiamo la nostra sincera solidarietà – si legge – con la certezza che sappiamo esattamente che cosa significhi una situazione devastante. Abbiamo affrontato catastrofi simili nel 2008 e nel 2011 e in entrambe i casi abbiamo ricevuto supporto dalle istituzioni, dalle autorità pubbliche e dagli amici trentini. Non dimenticheremo mai un atteggiamento così generoso e onorevole».
Da qui nasce una forte assunzione di responsabilità: «Noi, neotrentini, faremo tutto il possibile per essere in grado di raccogliere fondi che possano contribuire a questa ricostruzione. Saremo uniti nell’impegno di portare avanti la campagna Calamità Trentino. La comunità si sta già mobilitando e lo fa con tutto l’amore».
Si ricorda che ogni cittadino può contribuire alla campagna “Calamità Trentino 2018” con una donazione da fare, tramite bonifico, alla tesoreria della Provincia autonoma di Trento.
IBAN: IT 12 S 02008 01820 000003774828
CAUSALE: Calamità Trentino 2018
Per i bonifici dall’estero aggiungere CODICE BIC: UNCRITMM e la causale TRENTINO2018 + la sigla dello stato di provenienza
Nova Trento sorge nello stato brasiliano di Santa Catarina, che disputa con quello dello Espirito Santo il titolo di regione più “italiana” del Brasile. La percentuale della popolazione di origine italiana oscilla tra il 60 e il 70%.
L’emigrazione trentina a Nova Trento è avvenuta nel periodo compreso tra il 1875 e il 1892 e la maggior parte degli emigrati erano originari della Valsugana. Quelle famiglie trovarono valli circondate da alte montagne dove fondarono la città e scelsero San Vigilio come patrono.
Qui il legame culturale, sociale e linguistico trentino è ancor oggi profondamente intrecciato con la vita quotidiana dell’intera comunità. Colpisce il visitatore vedere ovunque una miriade di cognomi trentini, ad esempio sulle insegne delle attività commerciali, imprenditoriali e anche nelle abitazioni private. Sono anche presenti numerose associazioni di volontariato, gruppi interpretativi e sportivi, mezzi di comunicazione e stampa che fanno riferimento al Trentino.
Tra le tracce significative della relazione con la terra di origine, ad esempio, è presente sulla parete dell’Ospedale Imaculada Conçeicão un affresco dell’artista trentina Paola de Manincor realizzato nel 2002.
Nova Trento rappresenta il secondo maggior centro di turismo religioso del Brasile e richiama numerosi fedeli anche da altri Paesi dell’America latina. I pellegrini visitano i luoghi dove visse Santa Paolina Visintainer, la prima santa brasiliana, emigrata nel 1875 da Vigolo Vattaro, alla quale è dedicato un imponente santuario.
Nel luglio 2017 è stato firmato un Patto di Amicizia tra il comune di Nova Trento e l’Amministrazione comunale dell’Altopiano della Vigolana per suggellare il legame e favorire azioni di interscambio tra le due comunità.
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