Energia, mercato fotovoltaico rivoluzionato da PowerWall di Tesla

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tesla powerwall elon musk presentazioneIl fondatore del gruppo attivo nel settore automobilistico ed energetico Elon Musk ha presentato l’apparecchio innovativo. Decisamente competitivo il prezzo: solo 3.500 dollari il gruppo da 10 kWh

Con tutta probabilità il panorama dell’energia rinnovabile è dinnanzi ad una rivoluzione a seguito della presentazione da parte del fondatore di Tesla, Elon Musk, di “PowerWall”, un compatto gruppo di accumulo energetico basato su celle al litio offerta sul mercato in due tagli di capacità (7 e 10 kWh) ad un prezzo decisamente competitivo: da 3.000 a 3.500 dollari. Praticamente un terzo dei sistemi di accumulo di pari capacità presenti sul mercato.

Se fino ad ora chi produce energia rinnovabile da impianto fotovoltaico o eolico l’unica alternativa era di cedere alla rete a prezzi sempre meno remunerativi l’eccesso di produzione non autoconsumato, con “PowerWall” di Tesla lo scenario potrebbe cambiare sostanzialmente, aprendo ad un maggiore autoconsumo e a minori sbalzi di carico della rete, con benefici per tutti.

Presentata a Hawthorne, in California, la Tesla “Powerwall Home Battery” è un’innovativa e potente batteria agli ioni di litio prodotta e commercializzata da Tesla Energy, un nuovo ramo di Tesla Motors, società fondata nel 2003 e specializzata nella produzione di automobili elettriche ad alte prestazioni.

Musk, estroso imprenditore sudafricano di 43 anni, dopo avere ceduto per una cifra astronomica il sistema di pagamento digirael Paypal, ha investito dapprima nella mobilità alternativa con Tesla (automobili elettriche ad alte prestazioni), SpaceX (trasporti spaziali) e Hyperloop (trasporto ad altissima velocità di merci e persone in condotti sotto vuoto,ancora in via di sperimentazione) e poi in una serie di società specializzate nell’energia alternativa e nello stoccaggio, come SolarCity e Gigafactory, la fabbica per la produzione di batterie frutto di una collaborazione con Panasonic.

Presentando “Powerwall”, Musk ha detto: «La nostra missione è cambiare il modo in cui il mondo usa l’energia. Suona esagerato, e folle, ma vogliamo cambiare le infrastrutture energetiche di tutto il mondo, fino ad azzerare completamente il consumo di anidride carbonica». “Powerwall” è una batteria domestica che si carica sfruttando l’energia elettrica generata da pannelli solari o da energia eolica, oppure prelevandola dalla rete elettrica nelle ore in cui costa meno – come di notte – e permette poi di utilizzarla di giorno o quando costa di più, integrando la normale potenza disponibile dalla rete in caso di consumi oltre la soglia contrattuale.

“Powerwall” è un’unità modulare: a seconda delle necessità di consumo, si può implementare più moduli, fino ad un totale di 90 kWh di energia disponibile. Ciascun modulo può erogare 2,0 kW di potenza continua o 3,3 kW di picco. Lavora ad alto voltaggio (350-450 Volt) e con reti monofase e trifase, con il 92% di efficienza. L’apparecchio ha dimensioni contenute: si tratta di un apparecchio applicabile a pavimento o a parete pesante 100 kg con ingombri di 1.300mm x 860mm x 180mm (lxhxp).

Le batterie “PowerWall” saranno messe in vendita in diversi colori e sono state pensate per essere installate sulle pareti di casa; secondo quanto detto da Musk durante la presentazione, potranno essere installate in meno di un’ora da un tecnico specializzato. Saranno distribuite e messe in commercio da questa estate, a un prezzo di circa 3.000 euro. La prima nazione europea in cui saranno vendute sembra sarà la Germania, dove esiste un fiorente mercato legato alle energie rinnovabili, mentre non sono ancora date indicazioni per l’Italia.

Durante la presentazione, il direttore tecnico di Tesla, J. B. Straubel ha elencato perché queste batterie fanno la differenza. Prima di tutto, perché i gestori comprano l’energia prodotta in eccesso dai pannelli solari a prezzo d’ingrosso e invece, quando è l’utilizzatore ad avere bisogno di elettricità, la fanno pagare a un prezzo più alto. Inoltre, il sistema può ricaricarsi quando la corrente costa meno, dunque i vantaggi in bolletta sono presto visibili. E l’investimento iniziale si ammortizza in tempi relativamente brevi.

Tutto il mercato delle batterie domestiche ha un grande potenziale. Secondo la società IHS Cambridge Energy Research Associates, come riporta il sito americano Cnet, il comparto nel 2012 valeva 200 milioni di dollari, destinati a salire fino a 19 miliardi entro due anni. Una torta ghiottissima di cui Elon Musk vuole legittimamente appropriarsi della fetta più grande grazie alla sua lungimiranza negli investimenti, come la Gigafactory in costruzione in Nevada da cui usciranno le “PowerWall”: una gigantesca fabbrica da 5 miliardi di dollari che, oltre alle batterie al litio per le automobili, sfornerà dunque quelle per le case. Saranno installate da tecnici specializzati in meno di un’ora e, in pieno stile dell’internet delle cose, saranno controllabili via web per sapere qual è l’autonomia residua, impostare i momenti di ricarica e affini. Quasi superfluo specificarlo, entreranno in funzione in automatico nell’evenienza di un blackout.

La presentazione di Musk è terminata con un sogno forse visionario, ma realistico: «potremmo diminuire l’inquinamento ambientale in continua crescita aumentando l’efficienza energetica e l’impiego dell’energia elettrica da fonti rinnovabili, offrendo sicurezza, libertà e serenità. Tutto quello che dobbiamo fare è distribuire 2 miliardi di “PowerWall” per soddisfare il fabbisogno energetico di tutto il mondo, soprattutto per favorire le comunità più povere, attualmente non collegate a una linea elettrica».