Alzi la mano chi, lavorando al computer, non ha mai sentito la necessità di semplificarsi la vita tra le centinaiadi comandi, click e mosse del mouse per effettuare un montaggio video e audio, una registrazione, uno streaming video e molto altro ancora: Elgato Stream Deck+ viene in soccorso per dare un concreto aiuto.
L’apparecchio sfoggia una forma a “V” appoggiata su un lato dotato di una gomma antiscivolo, con l’altro, un quadrato di 14 cm di lato, che offre all’utente un’interfaccia composta da 8 tasti sotto cui c’è uno schermo Lcd sensibile al tatto programmabile comandabile a sfioro e sotto altre quattro manopole rotanti.
Da poche settimane, Elgato Stream Deck+ oltre alla classica livrea nera del lancio avvenuto qualche mese fa, ora sfoggia un’elegante finitura bianca, che contrasta con il nero delle manopole e le trasparenze dei tasti. Il tutto con un design piacevole e ben curato.
L’apparecchio di forma compatta che trova facilmente posto vicino alla tastiera e al mouse del computer anche sulle scrivanie più affollate, si collega al computer tramite un cavo Usb con terminazione “C” per il lato apparecchio (la porta è sul lato inferiore del tastierino) e “A” verso il Pc. Nelle istruzioni si raccomanda di collegare Elgato Stream Deck+ direttamente ad una porta del computer, ma in casi come il nostro, dove le porte Usb A e C sono già occupate non resta che usare quelle rimaste libere da un Hub Usb Anker alimentato esternamente capace di fornire fino a 60W: connesso a questo Hub, Elgato Stream Deck+ è stato immediatamente riconosciuto dal sistema e funzionante a dovere.
Gli otto tasti multifunzione di Elgato Stream Deck+ possono essere programmati a seconda degli applicativi da usare. Nel test, si è utilizzato il preset di Streamyard per le dirette video e per le registrazioni di interviste da remoto, di Obs per le registrazioni video da studio e Movavi Video editor per i montaggi video. Oltre che per le funzioni predefinite dalle varie applicazioni, si può loro assegnare un tasto specifico della tastiera, creare una cartella o creare una vera e propria azione, come l’apertura di una specifica pagina Web, dare il via ad un’applicazione o eseguire una specifica operazione all’interno di un’applicazione, come un taglio in un montaggio video, o cambiale la scena di ripresa in Obs.
Le possibilità offerte da Elgato Stream Deck+ sono pressoché infinite, perché si può importare in uno stream audio o video una colonna sonora prelevata da Spotify oppure lanciare una schermata da una pagina Web. Il tutto, e qui sta la grande comodità d’uso, senza la necessità di scorrazzare con il mouse sullo schermo del Pcalla ricerca della finestra dell’applicativo di turno, per poi cliccare sul comando desiderato.
Di fatto, Elgato Stream Deck+ è una specie di valletto di quanto si fa al computer. Detto degli otto tasti posti nella parte superiore dell’apparecchio, ecco gli altri comandi, a partire dalla fascia Lcd posta nel mezzodell’apparecchio: di fatto è un piccolo schermo sensibile ai comandi tattili. Esso mostra quanto è stato assegnatoa ciascuna delle quattro manopole rotanti sottostanti. Con un semplice sfioro dell’icona che appare sullo schermo è possibile cambiare pagina, dando più funzioni ai medesimi tasti. Tramite l’app di Stream Deck+ è possibile programmare i contenuti di ogni singola manopola: dai volumi dell’audio in entrate e in uscita, al livello delle luci nello studio, agli ingressi delle varie periferiche connesse e molto altro ancora.
Di fatto, l’unico limite di Elgato Stream Deck+ è il tempo che serve per una corretta programmazionedell’apparecchio e delle sue svariate funzionalità: si deve investire qualche ora per caricare i profili dei vari applicativi usati e poi personalizzarli a piacimento, organizzandoli secondo la gerarchia di priorità di utilizzo, perché il rischio è di perdersi in mezzo.
Elgato Stream Deck+ costituisce un investimento redditizio per chi lavora nel video e nell’audio e un piacere per chi si diletta nella produzione amatoriale di contenuti da diffondere nel Web e non solo co un interessante rapporto prezzo-qualità di circa 230 euro, variabile di qualche euro a seconda dei negozi e delle piattaforme digitali. Una volta provato, difficile farne a meno.
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