Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele ha ottenuto, dal Tribunale di São Paulo con sentenza dell’8/2/2016, la tutela della denominazione di origine protetta “Prosciutto di San Daniele” in Brasile nei confronti di una nota società di importazione e distribuzione di prodotti alimentari brasiliana.
Il Consorzio ha intentato un giudizio di merito nei confronti di tale società, formulando contestualmente domande cautelari per la concessione di un provvedimento di inibitoria, al fine di impedire l’attività di affettatura e confezionamento che questa compiva in Brasile, in violazione della denominazione di origine. Secondo il disciplinare di produzione, infatti, anche le fasi di confezionamento e affettatura del Prosciutto di San Daniele devono essere effettuate esclusivamente nell’area di San Daniele del Friuli, da soggetti autorizzati e secondo severe procedure di sorveglianza.
Confermata la tutela già concessa in sede cautelare e validata anche in fase di reclamo, il Consorzio ha quindi ottenuto l’accertamento dell’illecito e l’inibitoria nei confronti della società di distribuzione in questione alla prosecuzione della violazione. La decisione diventerà definitiva una volta decorsi i termini per un eventuale appello.
La sentenza è particolarmente importante in quanto risulta essere tra i primissimi precedenti in Brasile locali in tema di protezione delle indicazioni geografiche ed ha sancito per la prima volta la tutela della denominazione di origine Prosciutto di San Daniele, in particolare rispetto alle fasi di affettatura e confezionamento. La sentenza del Tribunale di San Paolo costituisce un importante riconoscimento per la tutela della denominazione di origine a livello internazionale e, più in generale, per i prodotti alimentari di origine italiana.
Sin dagli anni ’70 il Consorzio ha registrato il marchio collettivo in oltre 50 Paesi e attivato un monitoraggio mondiale a sua difesa e contro il deposito di marchi in contrasto con la denominazione di origine “Prosciutto di San Daniele”.
Il Consorzio è stato assistito da un team del dipartimento IP dello studio Bird & Bird formato dal partner Giovanni Galimberti e dalla senior associate Linda Brugioni, oltre che dallo studio brasiliano Pinheiro Neto.