I controlli sui bilanci in Friuli Venezia Giulia

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Udine. Commercialisti e revisori dei conti spiegano le proposte di modifica al Disegno di legge di riforma della finanza locale presentate alla Regione. Fine di un modello in cui i controllati nominano i loro controllori, apertura ai giovani colleghi ma stop all’impreparazione nell’affrontare una materia complicata in una fase di profondo cambiamento per una maggiore tutela dell’interesse dei cittadini ad avere non solo una buona amministrazione pubblica, ma anche una maggiore trasparenza dei conti pubblici.

Il Disegno di legge regionale 98 che si propone di riformare la finanza locale impatta notevolmente anche sulle funzione di controllo e certificazione dei bilanci degli enti locali, ovvero principalmente Comuni, Province, future Uti. È per questo che i professionisti impegnati da anni nel ruolo di revisori dei conti nei Comuni e Province della nostra regionae hanno presentato una serie di modifiche all’attuale testo del DDLR 98.

I presidenti degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Gorizia, Pordenone, Udine, Trieste, in collaborazione con la sezione del FVG dell’A.N.C.R.E.L. (Associazione Nazionale Certificatori e Revisori degli Enti Locali) , hanno illustrato alla V Commissione Regionale Permanente una proposta di modifica degli artt. dal 24 al 28 del Ddlr di riforma della finanza locale per garantire che l’attività di controllo e certificazione dei bilanci degli enti locali sia svolta con maggiore indipendenza, efficacia e tempestività. Come hanno spiegato venerdì 19 a Udine Lorenzo Sirch, presidente Odcec di Udine e vicepresidente Conferenza Odcec Triveneto, e Rosa Ricciardi, presidente Ancrel Fvg, sono due i punti fondamentali che possono garantire l’indipendenza e la terzietà dei controlli: la specifica qualificazione professionale dei revisori in materia di contabilità pubblica e gestione economico-finanziaria degli enti territoriali ed i criteri di nomina.

LA NUOVA NORMATIVA SUI REVISORI DEGLI ENTI LOCALI

Il Friuli Venezia Giulia, in virtù della sua autonomia, non ha ancora riformato la materia, mentre già da alcuni anni nel resto dell’Italia sono intervenute innovazioni, che si sono già rivelate non sempre positive. “Il meccanismo del solo sorteggio adottato nelle Regioni ordinarie, che ha affidato al caso la scelta del revisore – ha spiegato Sirch – ha prodotto tali e tante criticità, che il Consiglio Nazionale dei Commercialisti ha richiesto e ottenuto dal Ministero un approfondimento per superarle. L’attività del revisore è utile per le nostre comunità e la nostra Regione ha la possibilità di essere veramente all’avanguardia, evitando gli errori già commessi da altri. La proposta indica diversi requisiti di inserimento nell’elenco regionale, rapportati sulla base dell’esperienza maturata e dei crediti formativi conseguiti. La suddivisione dell’elenco regionale dei revisori dei conti in tre fasce di Comuni: quelli fino a 5000 abitanti, fino a 10mila e oltre, deve prevedere i revisori di prima nomina nei Collegi in modo da far fare loro un’esperienza guidata dai colleghi più esperti.”

COMUNI, PROVINCE, UTI, PARTECIPATE PUBBLICHE

Da anni l’Ordine di Udine e l’Ancrel stanno curando la preparazione dei loro iscritti per poter garantire quella professionalità che oggi è necessaria al revisore del SISTEMA INTEGRATO REGIONE – AUTONOMIE LOCALI riconosciuto nel Protocollo Padoan-Serracchiani del 23/10/2014.

“In merito alle modalità di nomina – ha aggiunto Ricciardi – proponiamo che sia la Regione a sorteggiare la terna di 3 revisori per il Comune con revisore unico o 9 revisori nel caso di Comune, Province e Uti con Collegio, e al Consiglio Comunale resti la libera scelta dei revisori all’interno dei nominativi estratti.

ESTRAZIONE A SORTE, BANDO ALLE NOMINE DIRETTE

Su questo punto la mediazione trovata con il Consiglio delle autonomie (Cal) ci sembra una mediazione al ribasso che non cambia, nella sostanza, le modalità di nomina attuali, mentre il Friuli Venezia Giulia deve puntare a un revisore non condizionato dalla nomina consiliare.

A nostro parere sarebbe utile, poi, la stesura di una convenzione tra Regione e Sezione di controllo della Corte dei Conti finalizzata alla collaborazione e allo scambio delle banche dati, anche per evitare sovrapposizioni di richieste che appesantiscono l’attività anche dei funzionari degli enti locali. “

“Naturalmente – ha concluso Sirch- anche per i revisori delle società partecipate dagli enti locali deve essere seguita la stessa procedura per la verifica della preparazione specifica e per la nomina.”