Amministrazioni di sostegno: dai commercialisti vicentini un forte supporto al giudice tutelare

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Vicenza. Dal settembre del 2017 al luglio del 2018 sono oltre 1500 i rendiconti annuali delle amministrazioni di sostegno vagliate dagli 80 commercialisti vicentini che hanno prestato la propria professionalità, secondo la convenzione siglata l’anno scorso tra l’Ordine berico ed il Tribunale, per deflazionare l’ufficio del Giudice Tutelare. Si tratta di una media di 20 fascicoli a testa analizzati dai commercialisti che hanno così permesso di smaltire gran parte dell’arretrato, offrendo un importante contributo all’ufficio del Giudice Tutelare di Vicenza ed un ulteriore servizio alla collettività.

“I Commercialisti vicentini hanno dato un significativo apporto all’efficienza di un servizio come quello dell’amministrazione di sostegno che è fondamentale perché tutela soggetti deboli e disagiati. – Osserva Margherita Monti presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza – Le difficoltà del Tribunale di Vicenza sono note a tutti da anni e si sono accentuate anche in seguito ai processi relativi al crack della Banca Popolare di Vicenza, come peraltro evidenziava il Presidente Rizzo nella sua missiva del 9 ottobre 2017 agli Ordini Professionali provinciali: la carenza di personale amministrativo ha raggiunto un livello intollerabile, tale da non consentire più la regolare erogazione di tutti i servizi.”

“I commercialisti che hanno verificato i rendiconti annuali – continua Margherita Monti – in molti casi non hanno richiesto alcun compenso trovandosi di fronte a situazioni di disagio finanziario ed a persone e famiglie fin già troppo sfortunate nella vita. Il loro lavoro è stato apprezzato da un gran numero di Amministratori di Sostegno come un importante supporto a loro riservato trovandosi spesso privi delle conoscenze e delle competenze necessarie per adempiere ad un compito considerato molto gravoso. Tutto questo nel pieno rispetto della privacy come previsto per le attività dei consulenti del Tribunale svolte per ragioni di giustizia.”

È stata una massiccia attività di riorganizzazione e riordino dei fascicoli e di verifica delle singole posizioni, quella effettuata dai commercialisti, garantendo quella trasparenza e correttezza nella gestione dei patrimoni e dei redditi dei soggetti deboli che vengono richieste dalla legge nell’interesse dell’amministrato.

“Il nostro intervento è stato fondamentale per smaltire l’arretrato ma ha anche fatto emergere criticità – continua Margherita Monti – portate tutte all’attenzione del Giudice Tutelare. I nostri controlli contabili sui rapporti di conto corrente, sui dossier titoli investiti, sui flussi di reddito e sulla gestione dei patrimoni degli assistiti, hanno talvolta evidenziato gestioni non in linea con quanto richiede l’incarico rivestito fino alla totale mancanza di documentazione contabile sufficiente a rappresentare una vera e propria rendicontazione annuale, alla mancanza delle necessarie autorizzazioni da parte del Giudice Tutelare per operare determinate scelte, all’effettuazione di operazioni di investimento a rischio eccessivo.”

“Si è trattata di una importante e notevole attività di verifica e controllo – conclude Monti – che abbiamo svolto quali ausiliari del giudice e consulenti del tribunale, nell’ambito delle funzioni e delle istruzioni assegnate dall’autorità giudiziaria. Conclusa questa prima esperienza, valuteremo assieme al Tribunale se intervenire nella convenzione per adeguarla ad ulteriori parametri reddituali e patrimoniali, in modo da essere ancora più vicini ai soggetti disagiati.”