Le tariffe di energia e gas metano sono attese al rialzo nei prossimi mesi secondo le previsioni dell’Arera da parte del presidente Stefano Besseghini nel corso di un’audizione alla Commissione Finanze della Camera.
Nel primo trimestre si è registrata una riduzione del prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo (con consumi medi di energia elettrica pari a 2.700 kWh all’anno e con una potenza impegnata pari a 3 kW) pari al 19,5% rispetto al quarto trimestre 2022, mentre per il secondo trimestre 2023, si è registrataun’ulteriore riduzione del costo per l’energia elettrica del 55,3% rispetto al trimestre precedente ha detto Besseghini sottolineando che le quotazioni dei mercati all’ingrosso dell’energia elettrica per i prossimi mesi«hanno recentemente di nuovo mostrato volatilità crescente» e che le quotazioni per il terzo e quarto trimestre 2023 sono in «rialzo, con aumenti di circa il 10% nel terzo trimestre e del 25% nel quarto trimestre rispetto alle quotazioni del secondo trimestre».
Il prezzo del gas naturale, diminuito a partire da gennaio 2023 fino a marzo, tornerà a crescere nei prossimi mesi ha detto Besseghini: «nel mese di gennaio 2023 si è registrata una riduzione pari al 34,2% del prezzo del gas metano per la famiglia tipo (quella con consumi medi di 1.400 mc/annui) rispetto a dicembre 2022. Ciò è stato determinato dalla riduzione della spesa per la materia gas naturale (-35,9%), dovuta al calo della componente relativa ai costi di approvvigionamento del gas naturale, dal lieve aumento legato alla spesa per il trasporto e per la gestione del contatore (+0,3%) e dal nuovo livello di copertura degli oneri di sistema prevista dalla Legge di bilancio per l’anno 2023 (+1,4%)».
A febbraio si è determinata un’ulteriore diminuzione del 13% del prezzo del gas metano per la famiglia tipo rispetto al mese precedente mentre a marzo 2023 si è registrato un ulteriore calo del 13,4% del prezzo del gasnaturale per la famiglia tipo su febbraio (inclusi gli effetti delle misure di aiuto), dopo i ribassi registrati per i consumi dei mesi di gennaio (-34,2%) e febbraio (-13%).
«Le quotazioni dei mercati all’ingrosso del gas metano per i prossimi mesi – ha sottolineato Besseghini – hanno recentemente nuovamente mostrato volatilità crescente e quotazioni per il terzo e quarto trimestre in rialzo(rispettivamente di più del 5% e del 15% rispetto alle quotazioni per il secondo trimestre)».
Le comunicazioni di Besseghini alla Commissione finanze della Camera sulle tariffe energia e gas metano della seconda metà 2023 hanno scatenato l’allarme tra le associazioni consumeristiche. Per il presidente di Assoutenti, Fulvio Truzzi, «i prezzi dell’energia tornano a rialzare la testa in previsione dell’incremento dei consumi elettrici da parte delle famiglie, quando cioè si accendono condizionatori d’aria e climatizzatori nei mesi caldi o il riscaldamento in quelli freddi. I dati di Areraconfermano che l’emergenza energia non è ancora conclusa nel nostro paese. I prezzi salgono repentinamente seguendo la domanda e i consumi, e senza interventi si rischia nei prossimi mesi una nuova stangata a danno dei consumatori».
Quanto alle ricadute sui bilanci delle famiglie, secondo il Codacons «se le previsioni di Arera di aumenti del 25% per la luce e del 15% per il gas nell’ultimo trimestre dell’anno dovessero trovare conferma, si tratterebbe di una stangata pari a complessivi +317 euro annui a famiglia (+160 euro l’elettricità, +157 euro il gas) rispetto alle tariffe attuali».
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