Aumenti medi dell’11,6%; in Trentino Alto Adige (+18,34%), Valle d’Aosta (+15,92%) e Piemonte (+14,21%) il salasso più alto
Quanto alle tariffe della Rc Auto addio alle regioni virtuose del Nord Italia, premiate per la minore incidentalità e il minor indice di truffe: secondo il monitoraggio dei prezzi dell’assicurazione obbligatoria per le auto condotta dal portale Facile.it, si assiste ad un autentico “caro” polizza, con aumenti medi dell’11,6% con un premio mediano attestato a 566 euro a livello nazionale e punte ancora maggiori per alcune realtà.
Stupisce vedere realtà solitamente virtuose (e quindi economiche) subire un’autentica mazzata: secondo l’indagine, il rincaro maggiore è scattato in Trentino Alto Adige (+18,34%, premio medio 421,24 euro), seguito dal Molise (+17,85%, 538,58 euro), e dalla Valle d’Aosta (+15,92%, 359,03 euro).
Secondo il portale, gli incrementi così alti per realtà virtuose sarebbe determinato dalla volontà delle compagnie di «ridurre le diseguaglianze di premio fra le differenti aree nazionali. In conseguenza di questo le regioni che avevano i prezzi inferiori hanno vissuto gli incrementi maggiori», anche se gli incrementi registrati negli ultimi 12 mesi in realtà come il Trentino Alto Adige fotografano una situazione che «chi guida un’automobile immatricolata in questa regione paga un premio inferiore del 25,58% rispetto alla media nazionale».
Almeno a livello Rc auto, invece di spingere la tariffazione verso un federalismo spinto, sia assiste invece ad un a pericolosa nazionalizzazione, avvantaggiando realtà come la Basilicata (+7,75%, 492,18 euro), e la Puglia (5,44%, 671,25 euro) che registrano gli aumenti mediamente inferiori.
Chi in assoluto paga di più il premio assicurativo per l’automobile rimangono i campani, che spendono in media 933,84 euro (+10,77%), e i calabresi, (694,97 euro, + 12,14%). La minore spesa media si registra in Val d’Aosta (359,03 euro, + 15,93%). A livello provinciale, nell’area di Caserta, il prezzo medio di polizza più alto d’Italia (1.014,26 euro), superiore di quasi l’80% rispetto a quello nazionale.
Quanto al contesto europeo, l’Italia rimane un paese dove assicurare l’automobile è più caro rispetto alla media.
