Fincantieri rileva Remazel per confermare la recente svolta per estendere la propria attività anche nello spazio sottomarino, quello spazio che l’amministratore delegato del Gruppo, Pier Roberto Folgiero definisce «dominio geopolitico», un settore «ad altissima crescita».
Dopo l’intesa sottoscritta con Leonardo per la costituzione di un polo nazionale della subacquea, proprio per scandagliare il mondo sottomarino, Fincantieri ha reso noto di aver definito i principali termini e condizioni per acquistare da Advanced Technology Industrial Group S.A. la totalità delle azioni di Remazel Engineering SpA.
La bergamasca Remazel è azienda leader nella progettazione e fornitura di sistemi ad alta complessità per movimentazione, sollevamento e ancoraggio, a soluzioni di lancio e recupero per mezzi sottomarini, particolarmente utilizzati nell’ambito dei settori coinvolti nella transizione energetica del segmento marino, oltre che nella produzione di componenti critici per turbine a gas.
L’acquisizione costituisce, secondo Folgiero, «un primo colpo ben assestato in un settore ad altissima crescita». L’acquisizione unisce le competenze subacquee e militari di Fincantieri con «le loro ingegneristiche. La nascita del polo della subacquea è indicativa dell’importanza del settore per l’Italia con un colosso come Fincantieriche ne è capofila». In questo modo il Gruppo conta di accelerare la crescita delle competenze tecnologiche, ingegneristiche e realizzative nei settori “offshore” e “subsea”, e acquisisce capacità altamente specializzate nella progettazione e fornitura di equipaggiamenti all’avanguardia accrescendo il proprio ruolo di partner dei principali operatori internazionali nell’ambito del “marine and subsea energy”.
Remazel è una società italiana leader globale con sede principale a Chiuduno (Bergamo), sedi operative a Trieste, in Cina e Brasile e con esperienza ultra trentennale nel settore che nel 2022 ha registrato ricavi per oltre 100 milioni di euro, con oltre 160 dipendenti altamente qualificati localizzati principalmente in Italia. L’accordo dovrebbe essere perfezionato entro fine anno, e prevedrà un corrispettivo basato su un valore d’impresa di 78 milioni di Euro, soggetto alla validazione, previsto nel corso dei primi mesi del 2024. Con Remazel il Gruppo Fincantieri accelera un business che è già nella sua storia da più di cento anni.
Il comparto delle attività sottomarine è destinato a valere oltre 400 miliardi di euro. «La Difesa ne costituisceuna grande parte, con numeri che raggiungono i 94 miliardi, secondo le ultime stime per il periodo 2024-2030 – sottolinea Folgiero parlando con gli analisti -. E’ come lo spazio 30 anni fa: un nuovo dominio che nasce dalla geopolitica, ma che ha un potenziale anche in campo civile, la vera vocazione di Fincantieri».
In particolare, sull’economia subacquea l’energia offshore peserà per 250 miliardi di euro, l’oil&gas per 15 miliardi e l’estrazione mineraria in acque profonde per altri 18 miliardi. Completa il quadro l’acquacoltura con un valore stimato di 200 milioni.
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