Per lo studio Aster, secondi dopo Spagna. Vincono trasporti, nanotech e ambiente. In Lombardia ed Emilia Romagna i finanziamenti maggiori. Staccato il Veneto. Penultimi Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia
A sorpresa le piccole e medie aziende italiane si scoprono particolarmente virtuose nell’uso degli strumenti europei per la ricerca e l’innovazione conquistando nel biennio appena trascorso il secondo posto, subito dopo la Spagna, per numero di progetti finanziati grazie all’apposito strumento del programma Ue Horizon 2020.
Secondo uno studio elaborato da Aster, consorzio della regione Emilia-Romagna per l’innovazione e la ricerca industriale, che ha analizzato i dati dell’Agenzia esecutiva europea per le PMI, in Spagna sono state finanziate 309; in Italia 276, il 18% delle quali start up innovative con finanziamenti di che sfiorano complessivamente i 50 milioni (46,5 per progetti esclusivi più 3,5 di progetto finanziati in collaborazione con altri paesi). Seguono, con distacco Gran Bretagna, Germania e Francia. Nel biennio, l’Ue ha finanziato complessivamente 500 milioni di euro destinati a 1.635 PMI. Trasporti, nanotecnologia ed efficienza energetica, i settori che in Italia hanno contato il maggior numero di progetti.
Le regioni in testa alla classifica per numero di progetti approvati sono Lombardia (78) ed Emilia Romagna (35). Seguono Lazio (34), Toscana (19), Piemonte (18), Veneto (14), Liguria e Campania (6), Marche (5); Calabria, Trentino Alto Adige, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Sicilia e Umbria (4); Sardegna e Valle D’Aosta (3). Complessivamente nel primo biennio di attività dello SME Instrument, l’Unione Europea ha finanziato complessivamente 500 milioni di euro destinati a 1.635 piccole e medie imprese in 1.440 progetti, distribuiti su 13 diversi temi di ricerca tra cui Ict, nanotecnologie, energia, trasporti, ecc.
Rispetto alle proposte presentate, l’Italia è il paese più attivo con un totale di 3.709 progetti, seguito da Spagna con 2.913 proposte, Gran Bretagna con 1.788, Germania con 1.344 e Francia con 1.139. Se si analizza il tasso di successo (rapporto tra domande presentate e vinte), l’Italia con il 7,4% viene superata da Gran Bretagna (11,2%), Spagna (10,6%), Germania (8,8%) e Francia (7,9%) mentre la media europea si attesta su 8,5%. Per il biennio 2016-2017 il finanziamento è stato potenziato a 740 milioni di euro.