Il sistema semilavorati per arredi, ovvero i pannelli di legno ricomposto e accessori, con un fatturato alla produzione di oltre 6 miliardi di euro, con i suoi prodotti alimenta i comparti a valle dell’arredo, non solo nazionali ma anche all’estero, dove la qualità delle finiture della componentistica italiana è molto apprezzata.
Le esportazioni del settore assorbono il 46% del totale, per un valore pari a 2,8 miliardi di euro (+12,3% sul 2021). Il Regno Unito è il primo mercato di destinazione (+11,4%) mentre gli Stati Uniti (+28%) rappresentano il primo mercato extra UE. La produzione per il mercato nazionale di pannelli in legno, destinata per lo più all’industria del mobile, assorbe la restante metà con una crescita del 5,9% rispetto al 2021.
Volgendo lo sguardo al 2023, dalle rilevazioni su un campione rappresentativo di aziende (Monitor) a cura del Centro Studi FederlegnoArredo, emerge nel primo trimestre una flessione delle vendite totali in valore del 10,8% con un calo più marcato sul mercato interno (-15,2%) rispetto ai mercati esteri (-8,2%).
Il sistema pannelli ha subito un forte rallentamento della produzione nell’ultima parte del. 2022, ma nonostante le criticità legate all’impennata dei costi di gas ed energia elettrica il comparto ha dimostrato resistenza e capacità di adattamento, chiudendo il 2022 con un fatturato alla produzione in valore superiore ai 3 miliardi di euro. La produzione per il mercato nazionale, che rappresenta il 63% del totale ed è destinata principalmente direttamente alle aziende dell’arredo, ha chiuso a +24,3%. In aumento le esportazioni (+27,6%) che nel 2022superano il miliardo di euro. Nel 2022 Germania (22% dell’export totale) e Francia, si confermano le principali destinazioni, a seguire Stati Uniti e Paesi Bassi, tutte con variazione positiva a doppia cifra.
Il Monitor del Centro Studi FederlegnoArredo indica invece per il periodo gennaio-marzo 2023 un andamento complessivo negativo (-13,7%) rispetto al 2022, soprattutto per quanto concerne le vendite in Italia (-18,4%). Le vendite all’estero, che impattano per il 26% del totale, registrano un +3,2%. Le imprese stimano una flessione per il 2023: le vendite totali chiuderanno a -11%, con un andamento negativo più marcato per l’Italia (-13,6%) rispetto alle vendite all’estero (-2,1%).
I costi energetici continuano a preoccupare gli imprenditori del settore, di fatto uno degli “energivori”. «L’Italiasoffre di un costo dell’energia che tocca i 110 euro al megawattora, contro i 61 dei nostri colleghi in Germania e i 42 in Francia, ponendoci in un chiaro stato di asimmetria competitiva – spiega il presidente di Assopannelli,Paolo Fantoni -. L’industria italiana del mobile esporta in tutto il mondo e una perdita di competitività della filiera del pannello significherebbe una perdita delle posizioni di mercato a livello mondiale».
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