Il mercato dell’acciaio sta tornando alla normalità con la produzione siderurgica globale in crescita che segue l’incremento della domanda.
Nel dettaglio, la produzione siderurgica mondiale sta facendo registrare un netto incremento nel 2021: secondo la World Steel Association, tra gennaio e luglio la produzione siderurgica è stata di 1,165 miliardi di tonnellate, con un incremento di oltre il 13%rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il valore è nettamente superiore anche a quello del 2019, quando fu pari a 1,084 miliardi di tonnellate. Il leader di mercato è la Cina, che è salita a una quota del 57%, contro il 53% di due anni fa.
L’Italia, in questo panorama, mostra una situazione positiva: secondo i numeri di Federacciai, la produzione siderurgica tra gennaio e agosto si è attestata a 16,308 milioni di tonnellate, contro i 12,793 milioni di tonnellate del gennaio-agosto 2020 e i 15,373 milioni di tonnellate del 2019. Per il nostro Paese si tratta della miglior prestazione dal 2012. Entrando nel dettaglio, i prodotti piani sono saliti di 1 milione di tonnellate dall’anno scorso (da 6,195 a 7,132 milioni di tonnellate), mentre i prodotti lunghi sono cresciuti da 6,779 a 9,001 milioni di tonnellate.
In Italia il commercio estero di acciaio ha fatto registrare un incremento netto dell’attività nel primo semestre del 2021: secondo le elaborazioni siderweb dei dati Istat, le importazioni sono aumentate del b a 14,569 milioni di tonnellate, mentre le esportazioni si sono attestate a 9,723 milioni di tonnellate, con un miglioramento del 19% rispetto all’anno precedente. Il deficit commerciale italiano, quindi, è salito da 3,86 a 4,85 milioni di tonnellate.
Il tasso di attività dei settori utilizzatori di acciaio in Unione europea è in netta ripresa nel 2021. Dopo la riduzione decisa del 2020 (-12,5%), nel 2021 le attese sono per un aumento della produzione dell’11,2%, con uno spunto particolarmente forte per elettrodomestici (+15,0%), prodotti in metallo (+12,4%) e automotive (+12,2%).
Nel 2022 le attese sono per un incremento della domanda dei settori consumatori del 4,2% ed un ritorno vicino ai livelli di attività del 2018. Rispetto a quell’anno, i settori che avranno un tasso di attività migliore sono costruzioni, macchine e apparecchi meccanici, prodotti in metallo ed elettrodomestici, mentre automotive, tubi ed altri mezzi di traporto avranno bisogno di ulteriore tempo per ritornare ai livelli di tre anni fa.
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