Inflazione al rialzo a marzo, mentre cala il fatturato della manifattura

Per la rilevazione Istat il costo della vita aumenta (+2%) sulla spinta dell’energia e del carrello della spesa. A febbraio l’indice Rtt di Confindustria registra un calo del 4,2%.

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Per la rilevazione Istat il costo della vita aumenta (+2%) sulla spinta dell’energia e del carrello della spesa. A febbraio l’indice Rtt di Confindustria registra un calo del 4,2%.

Economia in chiaroscuro, in attesa degli effetti dei dazi americani: a marzo l’inflazione fa un piccolo balzo interrompendo il cammino di calo, riportandosi, dopo un anno e mezzo sotto il 2%, al 2% con il “carrello della spesabalzato al +2,1% a fronte dell’1,6% di febbraio.

A spingere al rialzo anche le variazioni dei prezzi delle bollette e degli alimentari, che stanno accelerando in modo preoccupante. Secondo le stime preliminari dell’Istat, i prezzi degli energetici non regolamentati registrano un forte balzo, passando da un incremento contenuto dello 0,6% a un più marcato +3,2%. Il principale fattore di questo aumento è la risalita dei costi del gas naturale e dell’energia elettrica nel mercato libero, che spingono al rialzo l’inflazione complessiva. Anche i prezzi degli alimentari non lavorati segnano un’impennata, passando da un incremento tendenziale del 2,9% a un più elevato 3,3%. E tra gli alimenti freschi, frutta e verdura registrano aumenti notevoli, contribuendo al pesante aumento del “carrello della spesa” che cresce del 2,1% su base annua.

Al momento «per ora, non c’è da allarmarsi, in quanto l’inflazione acquisita è pari ad 1,4% e non desta preoccupazioni, ma certo questi aumenti sul mercato libero dell’energia vanno monitorati e danno da riflettere, nel momento in cui i clienti del mercato libero sono circa l’80% e quindi il peso di questa voce sull’indice è cresciuto molto», commenta Confesercenti.

Sul fronte della manifattura, preoccupa il forte calo dell’indice Rtt di febbraio registrato sui fatturati dei servizi e dell’industria dell’Ufficio studi di Confindustria, che cala del 4,2%, indicando per il primo trimestre 2025 una variazione acquisita negativa del fatturato sia nei servizi che nell’industria, mentre nelle costruzioni l’indice Rtt è in leggera controtendenza (+0,1%) dopo la forte flessione di gennaio 2025. Il calo è maggiore a NordOvest, mentre più moderato al Sud, più accentuato per le grandi imprese piuttosto che per le piccole.

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