Attorno alla produzione e al commercio del ricordino da portare a casa o da regalare agli amici a testimonianza di un viaggio o di un evento, secondo lo studio effettuato dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sono attive circa 18.000 imprese per un mercato dei souvenir che vale un fatturato annuo di oltre 700 milioni di euro.
Roma con le sue 1.628 imprese attive nel mercato di souvenir, un decimo di tutta Italia, è prima nel Paese, seguita da Napoli (1.534) e da Milano (860). Al quarto posto Venezia con 692 attività e con le sue vetrerie e i merletti tipici ottiene il primo posto negli oggetti di artigianato (162 imprese su 1.403 attive in Italia).
Roma domina nel commercio di oggetti di culto (96 su 371 in Italia) e arredi sacri ed articoli religiosi (74 le attività dedicate su 490), complice anche la presenza del Vaticano, mentre Napoli primeggia nella vendita di bomboniere (162 su 1.301 imprese italiane). Milano invece è prima per il commercio di oggetti d’arte (250 imprese su 1.700 attive a livello nazionale).
Per volume d’affari del mercato dei souvenir, prima in Italia è Milano con 162 milioni di euro (23% nazionale), seguita da Roma con 123 milioni (18%), Venezia con 65 milioni (9%), Firenze con 46 milioni (7%), Napoli con 30 milioni (oltre 4%), Torino con 24 milioni (quasi 4%).
Il mercato dei souvenir potrebbe avere notevoli potenzialità di crescita, legato a doppio filo con l’andamento del turismo che potrebbe avere ben altri numeri a livello nazionale se solo ci fosse una politica turistica e d’accoglienza veramente all’altezza delle possibilità del Paese.
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