Nel 2017, nonostante gli ultimi effetti della crisi del 2008, il mercato dei prodotti ittici ha registrato in Italia una crescita del 5%, grazie a un aumento dei prezzi del 2% e del 3% in termini di volume. È quanto rivela una ricerca di mercato realizzata dal Norwegian Seafood Council, l’ente di promozione per i prodotti ittici norvegesi.
Gli italiani preferiscono da sempre il consumo di pesce fresco, che viene venduto per il 60% come naturale, affumicato o pronto. In questo scenario, i prodotti ittici norvegesi ricoprono per l’Italia un ruolo fondamentale: nei primi mesi del 2018 il Norwegian Seafood Council ha assistito a una crescita del 24% delle esportazioni di salmone norvegese verso l’Italia, dall’inizio dell’anno a maggio.
Anche il consumo di salmone, come quello delle altre specie, sta progressivamente aumentando in Italia (+8% nel 2017, fonte Europanel): la crescita ha riguardato tutte le tipologie di preparazione di questo prodotto. Il salmone affumicato è quello che ha registrato una lieve diminuzione in termini di volumi (-2%), nonostante l’aumento dei prezzi del 10%, a conferma di quanto continui ad essere apprezzato dal mercato italiano. Il salmone congelato ha avuto l’aumento percentuale più alto mentre quello fresco ha registrato l’incremento minore (+5%) tra le categorie di prodotto, rispetto agli scorsi anni.
Se si guarda a un altro prodotto ittico norvegese, lo stoccafisso, invece, l’Italia è il maggiore mercato in termini di valore, nonostante rappresenti solo l’8% circa del valore totale del merluzzo in Italia e circa l’1% del valore totale dei prodotti ittici italiani. Lo stoccafisso fa parte da sempre della tradizione culinaria italiana e regionale, e con un maggiore concentrazione di acquisto (circa il 50%) da parte delle famiglie del Sud Italia.