Al netto degli addetti del pubblico impiego e dell’agricoltura, tra il 2001 e il 2011 le imprese con meno di 50 addetti hanno creato più del doppio dei posti di lavoro “prodotti” dalle grandi aziende
Secondo l’Ufficio studi della Cgia, tra il 2001 e il 2011 (sulla base dei censimenti dell’Industria e dei Servizi) le piccole imprese hanno creato più del doppio dei posti di lavoro “prodotti” dalle grandi aziende: se le prime hanno dato origine a quasi 457.200 nuovi occupati, le seconde “solo” poco più di 212.600. Molto contenuto il risultato ottenuto dalle medie aziende: nel decennio preso in esame, gli addetti nelle imprese tra i 50 e i 249 addetti sono aumentati di 41.354 unità.
Dei 711.178 nuovi occupati totali registrati nel decennio, il 64,3% ha trovato lavoro nelle piccole aziende con meno di 50 addetti, il 5,8% nelle medie ed il 29,9% nelle grandi.
“Per uscire dalla crisi abbiamo bisogno di aiutare tutto il mondo delle imprese – commenta Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia – anche se in questa fase è alle piccole e micro realtà produttive che va rivolta una particolare attenzione. Quelle con meno di 50 addetti sono l’asse portante della nostra economia: costituiscono il 99,5% del totale delle aziende presenti nel nostro Paese e occupano oltre 11 milioni di addetti. Al netto degli addetti del pubblico impiego e dell’agricoltura, il 67% del totale dei lavoratori italiani presta servizio in una piccola o micro impresa. Stiamo parlando di aziende artigiane/commerciali, di piccole imprese e di attività guidate da liberi professionisti che non chiedono aiuti o prebende, ma una pressione fiscale e un peso della burocrazia in linea con la media europea e la possibilità di accedere con maggiore facilità al credito”.
A livello territoriale, le regioni dove le piccole imprese si sono dimostrate più dinamiche sono state quelle del Centro-Sud: in termini percentuali le maggiori variazioni di crescita dell’occupazione si sono avute nel Lazio (+17,4%), in Calabria (+14,4%) ed in Sicilia (+14%). A NordEst. La dinamica è stata in chiaroscuro: se il Trentino Alto Adige si conferma tra le realtà leader (+12,4% la crescita registrata nel decennio) ponendosi al quarto posto assoluto, il Veneto si pone nelle classifiche più basse (+1,1%), mentre in Emilia Romagna l’indice è negativo (-1,2%), così come in Friuli Venezia Giulia (-5,4%).
“In questo momento così delicato – conclude Bortolussi – sostenere le piccole imprese vuol dire aiutare il Paese ad uscire dalla crisi economica e, soprattutto, creare le condizioni per ridurre la disoccupazione, visto che le statistiche ci dicono che sono le piccole realtà produttive a creare il maggior numero di posti di lavoro anche nelle aree più svantaggiate del Paese”.
Il numero di addetti nelle imprese (**) – Anni 2001-2011
Addetti in unità
Tot. addetti 2001 |
Tot. addetti 2011 |
Nuovi addetti |
Incidenza % su nuovi addetti 2001-2011 |
Incidenza % su tot. addetti 2011 |
|
Piccole imprese (fino a 50 addetti) |
10.568.119 |
11.025.306 |
+457.187 |
64,3 |
67,1 |
Medie imprese (tra 50 e 249 addetti) |
1.972.367 |
2.013.721 |
+41.354 |
5,8 |
12,3 |
Grandi imprese |
3.172.422 |
3.385.059 |
+212.637 |
29,9 |
20,6 |
Totale |
15.712.908 |
16.424.086 |
+711.178 |
100,0 |
100,0 |
Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Censimenti Industria e Servizi
(**) Addetti delle imprese attive. Sono escluse le istituzioni non profit e le istituzioni pubbliche.
I posti di lavoro creati dalle piccole imprese (***) per regione – Anni 2001-2011
Addetti in unità – Rank per variazione %
Rank |
Regioni |
Anno 2001 |
Anno 2011 |
Var. ass. 2011-2001 |
Var. % 2011/2001 |
1 |
Lazio |
797.786 |
936.507 |
+138.721 |
+17,4 |
2 |
Calabria |
203.143 |
232.379 |
+29.236 |
+14,4 |
3 |
Sicilia |
530.468 |
604.578 |
+74.110 |
+14,0 |
4 |
Trentino Alto Adige |
225.545 |
253.445 |
+27.900 |
+12,4 |
5 |
Campania |
671.565 |
751.587 |
+80.022 |
+11,9 |
6 |
Puglia |
527.747 |
581.637 |
+53.890 |
+10,2 |
7 |
Valle d’Aosta |
28.620 |
31.210 |
+2.590 |
+9,0 |
8 |
Abruzzo |
223.312 |
238.392 |
+15.080 |
+6,8 |
9 |
Sardegna |
229.527 |
243.587 |
+14.060 |
+6,1 |
10 |
Umbria |
174.967 |
181.041 |
+6.074 |
+3,5 |
11 |
Liguria |
297.532 |
306.095 |
+8.563 |
+2,9 |
12 |
Marche |
349.450 |
356.668 |
+7.218 |
+2,1 |
13 |
Lombardia |
2.113.103 |
2.154.659 |
+41.556 |
+2,0 |
14 |
Basilicata |
76.548 |
77.423 |
+875 |
+1,1 |
15 |
Molise |
46.180 |
46.669 |
+489 |
+1,1 |
16 |
Veneto |
1.113.090 |
1.124.794 |
+11.704 |
+1,1 |
17 |
Toscana |
855.112 |
845.915 |
-9.197 |
-1,1 |
18 |
Emilia-Romagna |
999.813 |
987.823 |
-11.990 |
-1,2 |
19 |
Piemonte |
857.875 |
837.543 |
-20.332 |
-2,4 |
20 |
Friuli-Venezia Giulia |
246.736 |
233.354 |
-13.382 |
-5,4 |
Italia |
10.568.119 |
11.025.306 |
+457.187 |
+4,3 |
|
Mezzogiorno |
2.508.490 |
2.776.252 |
+267.762 |
+10,7 |
|
Centro |
2.177.315 |
2.320.131 |
+142.816 |
+6,6 |
|
Nord-ovest |
3.297.130 |
3.329.507 |
+32.377 |
+1,0 |
|
Nord-est |
2.585.184 |
2.599.416 |
+14.232 |
+0,6 |
Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Censimenti Industria e Servizi
(***) Addetti delle piccole imprese attive (fino a 50 addetti). Sono escluse le istituzioni non profit e le istituzioni pubbliche.