La ditta di trasporti e logistica della famiglia Baumbartner dopo cinque anni di inutili attese e rimpalli punta sul potenziamento del polo felsineo
Nel suo genere è come una cattedrale. Quasi 40.000 metri quadri di superficie, 15 metri di altezza, 16,5 milioni di investimenti e 93 porte per il carico delle merci: questo è il nuovo centro logistico della Fercam di Bolzano, realizzato, a tempi di record, nell’interporto di Bologna. Per costruirlo si si è impiegato meno di un anno, “tempi non proprio italiani”, secondo la definizione dell’assessore regionale Alfredo Peri che ha tagliato il nastro insieme all’amministratore delegato di Fercam Thomas Baumgartner e al presidente di Interporto Alessandro Ricci.
Il nuovo centro rappresenta anche una sorta di “schiaffo” morale a Milano, a pochi mesi dall’Expo: “attendiamo invano da cinque anni le autorizzazioni per ampliare la nostra struttura di Rho, ora puntiamo a crescere in Emilia-Romagna, contribuendo a creare ricchezza per il territorio e i suoi abitanti”, ha spiegato Baumgartner che ha già in progetto un primo ampliamento nel 2015.
La nuova struttura arriva a 13 anni dallo “sbarco” di Fercam a Bologna: allora vi lavoravano 6 persone, oggi sono in tutto 170, così come i ricavi sono passati da 2,3 a 16,2 milioni di euro. Il centro è diviso in due parti, uno dedicato alle attività di trasporto che servirà ogni giorno 60 tratte nazionali e 5 internazionali, l’altra dedicata alla logistica, dotata di scaffalature antisismiche su sei livelli. E’ già attivo il “Wms StockSystemEvolution” che mappa i flussi delle merci in transito, mentre si sta valutando di utilizzare anche la tecnologia “voice picking” che consente movimenti attraverso semplici comandi vocali. Per Peri si tratta “di una struttura fondamentale”, la prova, gli ha fatto eco Ricci, che “a Bologna le opportunità ci sono e basta solo saperle cogliere”. A Milano ora la prossima mossa.