Ettore Prandini eletto nuovo presidente di Coldiretti

Succede a Roberto Moncalvo che Rimane nel direttivo. «Agricoltura e “Made in Italy” risorse strategiche per il Paese». 

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Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini.

Ettore Prandini, 46 anni, lombardo con tre figli, è il nuovo presidente nazionale di Coldiretti. E’ stato eletto all’unanimitàdall’assemblea dei delegati di tutte le regioni riunita presso Palazzo Rospigliosi a Roma, sede della maggiore organizzazione di imprese agricole d’Italia con 1,6 milioni di associati.

Laureato in giurisprudenza, Prandini guida un’azienda zootecnica di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola con produzione di Lugana. Dal 2006 è alla guida di Coldiretti Brescia, mentre dal 2012 è al vertice di Coldiretti Lombardia. Dal 2013 è inoltre vice presidente dell’Associazione Italiana Allevatori e presidente dell’Istituto Sperimentale Italiano “L. Spallanzani”. E’ stato eletto presidente nazionale di Coldiretti dopo aver ricoperto per quattro anni la carica di vice presidente nazionale. Succede a Roberto Moncalvo che rimane nel direttivo nazionale.

«In un momento così importante con sfide e cambiamenti per il nostro Paese, l’agroalimentare italiano rappresenta una certezza da cui partire per far crescere economia ed occupazione ma anche per tutelare l’ambiente, il territorio e la sicurezza dei cittadini – spiega Prandini -. Gli agricoltori stanno facendo la loro parte ma possiamo e dobbiamo dare di più creando le condizioni per garantire reddito alle imprese, rilanciando un sistema in grado di offrire prezzi più giusti alla produzione, meno burocrazia e maggiore competitività, a partire da una politica di accordi di libero scambio che non penalizzino i nostri prodotti a livello internazionale fino a una legge comunitaria per l’etichettatura d’origine che garantisca vera trasparenza e libertà di scelta ai consumatori».

Prandini prende il timone di un’organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con le fattorie, i mercati, e le botteghe di Campagna Amica ed il progetto per una Filiera Agricola tutta Italiana. La Coldiretti, fondata nel 1944, conta su 1,6 milioni di associati ed è una grande forza sociale che rappresenta la maggioranza assoluta delle imprese che operano nell’agricoltura italiana che la rendono la più grande Organizzazione agricola italiana ed europea a cui fanno capo circa il 70% degli iscritti alle Camere di commercio tra le organizzazioni di rappresentanza.

Coldiretti è anche la prima organizzazione agricola datoriale come numero di imprese che assumono manodopera. La suadiffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 853 uffici di zona e 4.143 sezioni comunali. In pratica, l’organizzazione è presente in quasi ogni comune italiano. Del sistema Coldiretti fa parte, tra l’altro, Creditagri Italia, la prima “banca” degli agricoltori italiani e la Fondazione Campagna Amica della quale fanno parte 7.502 fattorie, 1.187 mercati, e 2.352 agriturismi ai quali si aggiungono botteghe, ristoranti e orti urbani, per un totale di oltre 8.200 punti vendita.

Ettore Prandini sarà affiancato dalla nuova giunta confederale composta dai tre vice presidenti Nicola Bertinelli (Emilia Romagna), David Granieri (Lazio) e Gennaro Masiello (Campania) oltre che da Maria Letizia Gardoni (Marche), Francesco Ferreri (Sicilia), Daniele Salvagno (Veneto), Savino Muraglia (Puglia) e Roberto Moncalvo (Piemonte). Si tratta della giunta più giovane di semprecon un’età media di 41 anni e 9 mesi, poco superiore a quella media dei presidenti delle Federazioni Coldiretti sul territorio che è di 43 anni e 10 mesi, anch’essa la più bassa della storia.

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