Duferco assieme al partner americano Nucor (un colosso da circa 3 miliardi di dollari di fatturato) rilanciano sullo stabilimento siderurgico di San Zeno Naviglio nel Bresciano, controllato attraverso la joint venture paritetica Duferdofin-Nucor, investendo da 150 milioni di euro per il nuovo laminatoio per travi in modo da completare la verticalizzazione produttiva della fabbrica, attualmente attiva nelle billette da laminare per gli altri siti del gruppo.
La decisione è stata annunciata dal consiglio della Duferdofin-Nucor riunito a Charlotte, in North Carolina con una nota dove lo si definisce come il più importante investimento dell’alleanza italoamericana degli ultimi anni.
L’investimento appena deliberato prevede che il nuovo impianto possa entrare in funzione per la fine del 2022, con la creazionedi 150 nuovi posti di lavoro a San Zeno. «Si tratta del coronamento di un sogno – spiega il presidente di Duferdofin-Nucor, Antonio Gozzi, già presidente di Federacciaio -, e il risultato di una lunga attività di miglioramento continuo. Il nostro obiettivo è rendere questa realtà sempre più eccellente, profittevole e sostenibile».
Con il nuovo investimento, lo stabilimento di San Zeno migliora decisamente il proprio futuro, ponendolo, secondo Gozzi, «nelle condizioni di fare grandi utili nei cicli positivi e di contenere le perdite in quelli avversi», permettendo un’ottimizzazione verticale nella produzione del ciclo dell’acciaio già prodotto nello stabilimento, immettendo anche una capacità produttivaaggiuntiva di circa 650.000 tonnellate.
L’obiettivo, secondo Gozzi, «è di fare un impianto modello, a basso costo unitario, super automatizzato e a basso impatto ambientale che ci permetterà di essere più competitivi sui mercati europei». Con il nuovo impianto, il sistema Duferdofin-Nucorraggiungerà la quota di un milione di tonnellate di prodotti laminati. Le specializzazioni produttive degli altri siti italiani dell’alleanza italoamericana saranno ridefiniti: Pallanzeno si focalizzerà sui profili speciali, mentre Giammoro (alimentato sia da semilavorati della casa madre sia da blumi importati dalla Russia) rafforzerà grazie alla sua localizzazione il suo ruolo sui mercati del Mediterraneo. Ancora in alto mare il laminatoio di Nave rilevato l’anno scorso da una procedura concorsuale.
Il giro d’affari complessivo di Duferco, di cui Gozzi è amministratore delegato in Italia, è di 10 miliardi di euro.
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