Distretti industriali in accelerazione nel 2023, 2024 e nel 2025

Il consueto rapporto di Intesa Sanpaolo fa il punto sul comparto che traina l’economia nazionale con fatturato in crescita.

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Cresce il fatturato dei distrettuali industriali, che si confermano il simbolo del “Made in Italy”. Nel 2023 le imprese hanno registrato un aumento del fatturato dello 0,8% e si preparano ad una accelerazione nel 2024 (+1,1%) e nel 2025 (+2%) secondo l’annuale rapporto sui distretti industriali realizzato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo.

La ricerca ha analizzato i bilanci di circa 20.800 imprese localizzate nei distretti industriali. I distretti guidano gli «aspetti positivi del cambiamento – afferma Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo -. Le logiche delle imprese dell’ultimo decennio sono state superate. E’ cambiato lo spirito imprenditoriale. Le banche hanno dato il loro contributo e aiuto. Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione delle imprese 400 miliardi di credito ben gestito».

Il fatturato, dopo il balzo registrato nel biennio 2021-2022, è stimato aver mostrato un lieve incremento nel 2023, collocandosi abbondantemente sopra i livelli del 2019 (+20%). Tutti i settori mostrano valori del fatturato maggiori rispetto a quelli del 2019. Spiccano, in particolare, i settori della meccanica e nell’agro-alimentare che hanno registrato una buona crescita del fatturato, grazie alle performance ottenute sui mercati internazionali (+7,9% e +4,5% rispettivamente la crescita dell’export). Le attese per il biennio in corso sono positive con in testa ancora l’agro-alimentare e la meccanica.

È proseguito anche il processo di rafforzamento patrimoniale delle imprese distrettuali. Il patrimonio netto in percentuale del passivo è salito sopra la soglia del 30% nei distretti, leggermente superiore ai valori osservati al di fuori delle aree. Un’originale analisi di lungo periodo sui bilanci aziendali mostra come questa percentuale si sia raddoppiata in vent’anni (era di poco sotto il 16% nel triennio 1998-2000).

Segnali positivi anche per l’export che si mostra stabile nel 2023, confermando i livelli record toccati nel 2022 quando per la prima volta si era superata di slancio la quota dei 150 miliardi di euro. I distretti hanno saputo superare la debolezza del mercato tedesco cogliendo le opportunità di crescita presenti in altri mercati, come ad esempio, la Turchia, gli Emirati Arabi Uniti, il Messico, l’Arabia Saudita, la Cina. L’anno scorso, inoltre, l’avanzo commerciale dei distretti è salito di altri 4,4 miliardi di euro (+4,8%), toccando la quota record di 94,3 miliardi di euro.

Nei prossimi anni le sfide che dovranno affrontare le imprese dei distretti industriali sono principalmente quelle legate alla tecnologia, al capitale umano ed alla gestione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico. Guardando alle prospettive macroeconomiche globali il Pil globale vedrà una «maggiore crescita nel secondo trimestre di quest’anno e più elevata nel 2025 – afferma Gregorio De Felice, capo economista e responsabile studi e ricerche Intesa Sanpaolo -. Si registra una flessione dell’inflazione e ci si attende un taglio dei tassi a partire da giugno. La crisi in Medio Oriente, crea incertezza ma, almeno per il momento, ha un impatto limitato».

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