Denaro contante ancora incontrastato nelle transazioni in Europa

Secondo a Bce sei transazioni su dieci ancora con i contanti e l’utilizzo è generalizzato anche tra chi ha strumenti di denaro elettronico.

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Il denaro contante è ancora il mezzo incontrastato nello svolgimento delle transazioni in Europa, anche se cala progressivamente nell’utilizzo a favore del denaro elettronico, come bancomat, carte di credito et similia. E a utilizzarlo non sono solo le persone meno affini al mondo digitale, ma è una platea piuttosto generalizzata, tanto che quasi sei transazioni su dieci vengono fatte con denaro contante.

Il dato è stato diffuso dal Bollettino economico della Bce sul tema ‘Perché il cash resta importante per tanti’ in cui si precisa che la percentuale di transazioni nei punti vendita condotte in contanti, passata dal 79% del 2016 al 72% nel 2019, resta comunque al 59% nel 2022. Questa cifra, sottolinea lo studio della Bce, maschera l’esistenza di utenti misti, con fino al 74% delle persone che hanno effettuato almeno una transazione in contanti in un dato giorno nel 2022: il che sottolinea la continua importanza del denaro contante insieme alle opzioni di pagamento digitale (carte di debito, di credito o conti di pagamento).

Il denaro contante è usato non soltanto da chi non dispone di una carta o di un conto bancario, ma anche da una molteplicità di altre persone. Alla luce di queste evidenze, spiega la Bce, viene corroborato l’impegno dell’Eurosistema ad assicurare che tutti abbiano accesso al contante, malgrado la digitalizzazione dei pagamenti. I risultati dell’indagine mostrano che le persone con un accesso più limitato ai pagamenti digitali hanno profili sociodemografici diversi, e l’adozione di strumenti di pagamento digitali non è guidata esclusivamente da limitazioni dal lato dell’offerta.

Un ruolo significativo è da attribuire alla scelta personale e alle abitudini. Da un questionario compilato da quasi 40.000 consumatori in 17 Paesi dell’Euroarea emerge che quasi un adulto su cinque (19,5%) dichiara di non avere né carte di debito di credito conti di pagamento. L’elevata quota per il gruppo meno digitalizzato, evidenzia la Bce, può comprendere non solo le persone che non dispongono di strumenti di pagamento digitali, ma anche chi non sa di disporre di tali strumenti.

Tra coloro che hanno effettuato pagamenti durante il giorno dell’indagine, l’80% delle persone senza carta o conto ha effettuato almeno un pagamento in contanti, rispetto al 73% della restante popolazione. Coloro che non hanno carte o conti tendono ad essere più giovani: il 25% delle persone di età compresa tra i 18 e i 30 anni contro il 15% dei più anziani. Ciò, secondo la Bce, potrebbe essere dovuto al fatto che le persone più giovani, spesso studenti o persone che hanno appena iniziato la loro carriera, fanno affidamento sul sostegno della famiglia.

Quanto alle competenze digitali, il 78% del gruppo meno digitalizzato utilizza Internet quotidianamente, contro l’87% della popolazione generale, E un divario maggiore esiste nell’online banking, rispettivamente con il 41% contro il 64%.

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