Crescono sensibilmente (+57%) le esportazioni verso la Cina delle imprese del NordEst nel primo semestre del 2011

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La Cciaa di Udine organizza un viaggio d’affari in Corea del Sud

Nei primi sei mesi di quest’anno, le aziende del Nordest hanno esportato verso la Cina beni e servizi per un valore di 1,4 miliardi di euro, un livello del 57% superiore a quello dello stesso periodo del 2010. E’ uno dei dati sui quali ha fatto leva un incontro informativo promosso a Ca’ Tron da Unicredit e rivolto alle aziende trivenete interessate a sviluppare il proprio business nel paese asiatico. Il seminario, in particolare, si è concentrato sui settori di cibo e bevande e della moda e del lusso, segmenti di mercato che, secondo quanto è stato rilevato, intercettano in misura crescente una clientela che dispone di redditi superiori, sia nelle grandi città, sia nei centri delle province interne.

Maurizio Brentegani, responsabile delle attività commerciali del gruppo bancario in Cina, ha parlato del paese come di un mercato “ad un tempo maturo ed in via di sviluppo”, a seconda che si considerino le aree affacciate alla costa, cioè quelle più evolute ed a contatto con l’Occidente, piuttosto che quelle centrali.

“La crescita della Cina – ha ricordato da parte sua Claudio Rigo, responsabile territoriale Nordest di Unicredit – secondo le nostra ricerche esprimerà fra il 2010 ed il 2015 una crescita delle importazioni simile, per volume, a quella del Pil italiano attuale”.

Ai circa 200 imprenditori presenti, gli esperti di Unicredit hanno sintetizzato cinque “regole auree” per internazionalizzare con efficacia la propria attività in Cina, fra le quali c’è la conoscenza delle differenze territoriali e sociali di un paese immenso per estensione e la conservazione dell’identità dei prodotti proposti ma con opportuni adeguamenti ai gusti locali.

Entrando nei dettagli, le esportazioni trivenete verso la Cina sono state, in valore assoluto, nei primi sei mesi del 2011, pari a 1,366 miliardi di euro, in crescita del 57% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Di queste, 110 milioni sono attribuibili al Trentino Alto Adige (+44%) e 250 milioni al Friuli Venezia Giulia (+44%). Relativamente al segmento alimentare, il volume complessivo di affari è stato di 7,9 milioni (di cui 5,8 dal Veneto e 1,17 dal Friuli Venezia Giulia), mentre per il settore moda e lusso l’importo complessivo ha toccato i 224 milioni di euro, 213 dei quali riferibili al Veneto (9,8 dal Friuli Venezia Giulia e 1 dal Trentino Alto Adige).

Il 3,9% delle esportazioni trivenete ha oggi come destinazione la Cina; uno sguardo alle singole province rivela che il mercato cinese assorbe il 9,1% delle esportazioni di Treviso ed il 6,4% di quelle di Pordenone.

Le imprese del NordEst guardano ad Oriente con sempre maggiore decisione. La Camera di commercio di Udine organizza un viaggio d’affari in Corea del Sud per una decina di comparti merceologici della Regione dal 25 al 28 ottobre. Una seconda missione, riservata alle aziende del vitivinicolo, si svolgerà nei primi giorni di novembre. Nel Paese asiatico il mercato nel corso del 2010 ha garantito alle imprese regionali un export di circa 78 milioni di euro. La provincia di Udine, in particolare, è il territorio che esprime quasi il 50% delle esportazioni regionali verso la Corea nei settori macchinari e mobili, agroalimentare e vitivinicolo.

A Seoul le aziende parteciperanno a incontri d’approfondimento, business forum e soprattutto a matching con controparti sudcoreane preselezionate sulla base del profilo aziendale. Per la logistica, in particolare, la Cciaa di Trieste ha previsto una presentazione della realtà del Porto, con due seminari a Seul e Busan con interventi dei rappresentanti dell’Autorità Portuale di Trieste e della Trieste Marine Terminal, società che gestisce il terminal container del Molo VII. Le aziende del vitivinicolo arriveranno invece in Oriente dal 3 al 5 novembre, dapprima alla Hong Kong Wine and Spirits Fair e due giorni più tardi a Seul per approfondire gli incontri di business.