Studio della Cgia sulla platea dei soggetti interessati all’aggravio del 3%
Mentre le polemiche sulla scelta da parte della Commissione Lavoro della Camera d’istituire un contributo aggiuntivo del 3% in capo a tutti i contribuenti “ricchi” con redditi oltre i 150.000 euro ha sollevato le polemiche degli ambienti produttivi, la Cgia di Mestre ha provveduto a fare i conti. Secondo l’Ufficio studi degli artigiani mestrini, l’introduzione del contributo di solidarietà “pro-esodati” interesserà quasi 151.000 contribuenti, pari allo 0,4% circa del totale delle persone fisiche presenti in Italia.
L’emendamento votato ieri in Commissione Lavoro della Camera prevede che dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2014, sulla parte del reddito complessivo eccedente i 150.000 euro, sia introdotto un contributo di solidarietà del 3%, deducibile dal reddito. Gli aumenti d’imposta saranno chiaramente progressivi, ovvero cresceranno al crescere del reddito. Per un contribuente con 160.000 euro di reddito annuo lordo, l’aggravio effettivo sarà di 166 euro. Per un contribuente con 170.000 euro lordi, invece, il “contributo” peserà per 332 euro all’anno, fino a toccare i 5.800 euro di maggiore imposta annua per un ipotetico e raro contribuente con 500.000 euro di reddito annuo.
Di sicuro, il contributo straordinario pare destinato a non essere completamente risolutivo per la copertura degli oneri derivanti dalla querelle degli esodati innescata dalla superficialità del ministro Fornero: anche se la proposta fosse approvata (è lecito nutrire molti dubbi a proposito), il gettito che ne deriverebbe non sarebbe sicuramente sufficiente a coprire l’intera platea dei potenziali aventi diritto, platea che pare ingrossarsi di giorno in giorno. Molto meglio sarebbe pensare a soluzioni alternative, come l’applicazione immediata del regime contributivo (al posto di quello retributivo di maggior favore) per tutti i soggetti che godano di una pensione non supportata da un adeguato montante di contributi versati, ad iniziare da pensionati baby e dai politici.
Contributo di solidarietà
(valori in euro)
Reddito |
Contributo Irpef del 3% (a) |
Risparmio fiscale perché deducibile (b) |
Aggravio effettivo (a-b) |
150.000 |
0 |
||
160.000 |
300 |
134 |
166 |
170.000 |
600 |
268 |
332 |
180.000 |
900 |
402 |
498 |
190.000 |
1.200 |
536 |
664 |
200.000 |
1.500 |
670 |
830 |
250.000 |
3.000 |
1.340 |
1.660 |
300.000 |
4.500 |
2.009 |
2.491 |
350.000 |
6.000 |
2.679 |
3.321 |
400.000 |
7.500 |
3.349 |
4.151 |
450.000 |
9.000 |
4.019 |
4.981 |
500.000 |
10.500 |
4.689 |
5.811 |
Elaborazione: Ufficio Studi CGIA di Mestre
Nota Per calcolare l’aggravio effettivo si è considerato , oltre l’applicazione dell’aliquota marginale IRPEF del 43%, anche l’addizionale regionale IRPEF (aliquota 1,23%) e l’addizionale comunale IRPEF (aliquota 0,423%)