Comparto lapideo italiano, secondo l’Osservatorio Marmomacc il 2014 chiude in positivo

0
533
Pietra Trentina Blocchi granito
Pietra Trentina Blocchi granitoLeggera crescita (+0,7%) con fatturato complessivo a 1.894 milioni di euro ed export in crescita

Con un 1.894 milioni di euro di fatturato, l’export italiano di marmi e graniti, tra materiali lavorati e grezzi, chiude il 2014 in positivo, facendo segnare una leggera crescita dello 0,7%. Nel dettaglio, ancora una volta è il valore aggiunto dei prodotti lavorati “Made in Italy” a conquistare i mercati stranieri, totalizzando 1.508 milioni di euro (+0,5%) in controvalore.

La parte restante delle esportazioni è costituita da pietre e blocchi grezzi che raggiungono oltreconfine i 386,4 milioni di euro (+1,6%). A compilare il consuntivo 2014 su base Istat dell’andamento del settore lapideo tricolore è l’Osservatorio di Marmomacc, la manifestazione internazionale per la filiera della pietra naturale di Veronafiere.

Per quanto riguarda le importazioni totali nel 2014, si registra una crescita del 5,7%, con 403,6 milioni di euro: 300 milioni rappresentati da materiali grezzi (+9,3%) e i restanti 103,6 milioni da lavorati (-3,6%). «L’industria del marmo – commenta il presidente di Veronafiere, Ettore Riello -, con oltre 3.000 imprese, più di 30.000 addetti e un fatturato che sfiora i 4 miliardi di euro rappresenta una delle eccellenze del manifatturo italiano che trova in Marmomacc la migliore piattaforma “b2b” e di formazione per tutti gli operatori del settore da tutto il mondo. Un ruolo guida nella promozione internazionale – aggiunge Riello – che ci è stato riconosciuto anche dal Ministero per lo Sviluppo economico nel recente Piano straordinario per il “Made in Italy”».

Sul fronte dei paesi target dell’export italiano di marmi lavorati ci sono conferme e novità. Restando in Europa si nota una ripresa generale del 2,1%, grazie a un conto totale di 640 milioni di euro, con Germania (149 milioni di euro/+4,1%) e Svizzera (108,3 milioni di euro/+3,2%) che assorbono la maggior parte degli ordinativi. Continua, invece, il calo dell’Est Europa e dei Balcani (149,1 milioni di euro/-7,4%), con la Russia, in particolare (50,7 milioni di euro /-11,2%), che trascina in basso la performance collettiva dell’area. Il migliore dei mercati extra-europei si conferma sempre quello statunitense con 367,6 milioni di euro (+2,8%).

Restando nel continente americano, cala l’export verso il Canada (40,4 milioni di euro/-7,5%) mentre cresce quello diretto in Messico (16,6 milioni di euro/+31,7%). Continua il trend negativo in Medio oriente (210,2 milioni di euro/-5,7%), ad eccezione del Kuwait che fa segnare un +51,7%, a quota 40 milioni di euro. Si consolidano le esportazioni italiane di marmi lavorati nel bacino del Mediterraneo (51,8 milioni di euro/+2,6%), soprattutto in Marocco (31,2 milioni di euro/+15%). Prosegue, poi, lo storico decremento in India (9,5 milioni di euro/-36,2%) e Cina (22,1 milioni di euro/-9,2%). Cina che, passando ai materiali lapidei grezzi, si conferma al contrario, il maggiori importatore di blocchi dalle cave italiane. Verso questa nazione, infatti, l’export tricolore di marmi e graniti non lavorati ha raggiunto nel 2014 i 111,2 milioni di euro (+1,4%). In crescita anche la richiesta di prodotto non finito da parte dell’Europa, con 73,9 milioni di euro (+10,2%). Sul versante dell’import di pietre grezze, infine, l’Italia del marmo chiude il 2014 attestandosi a 300 milioni di euro (+9,3%). Qui è il Brasile a costituire il nostro maggior fornitore nazionale di materia prima con 65 milioni di euro (+16,3%), mentre perde posizioni l’India (61,5 milioni di euro/-10,4%); cresce invece il peso di Sudafrica (21,4 milioni di euro/+10,5%) e Zimbabwe (12 milioni di euro/+33,3%).