Assolatte: obiettivo raddoppio dell’export in Canada

Raggiungere i 100 milioni di fatturato in 5 anni grazie al Ceta. Il Canada è un mercato molto promettente per le imprese casearie italiane, attualmente prime fornitrici europee di formaggi. 

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Il trattato Ceta tra Europa e Canada può agevolare grandemente il settore lattiero caseario italiano e, secondo Assolatte è possibile puntare al raddoppio dell’export italiano.

«Il Canada è un mercato molto promettente per le imprese del settore caseario italiano, e i dati lo confermano – afferma Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte -. Siamo i primi fornitori europei di formaggi e il vantaggio sui concorrenti europei è in costante aumento». Per Assolatte, le quasi 1.000 tonnellate che stima saranno esportate in più nel 2018 grazie alle quote assegnate in base al Ceta, fanno immaginare che non bisognerà aspettare il 2023 per assistere al raddoppio dell’export di formaggi italiani. «Ceta non è però una parola magica – precisa Ambrosi -. Siamo stati noi imprenditori i primi a credere in un futuro “canadese” per l’export dei nostri formaggi. Da anni investiamo in questo Paese per far conoscere e apprezzare i nostri migliori e più rinomati formaggi aprendo di fatto le porte al “Made in Italy” caseario».

Un supporto determinante all’export in Canada viene anche da Assolatte – l’Associazione Italiana lattiero casearia che raggruppa oltre 200 imprese del settore – che al seminario milanese “Canada: fra nuova normativa sanitaria ed accordi commerciali”, ha riunito importanti esperti del settore e gli export manager delle aziende associate. All’ordine del giorno, le previsioni del contesto preferenziale offerto dal Ceta, un approfondimento analitico della nuova legge sulla sicurezza alimentare introdotta dal Canada ed altre questioni tecniche e doganali.

Previsioni rosee per i formaggi italiani, come confermano i risultati raggiunti: i flussi di vendita verso il Canada sono cresciuti del 20%, con tassi di crescita mensili in aumento (l’ultimo trimestre ha fatto registrare un eccezionale +40%). «Stiamo usando meglio degli altri le nuove regole comuni – segnala Ambrosi -. Nei primi 8 mesi dell’anno, l’export europeo complessivo è cresciuto di 1.670 tonnellate, delle quali 670 (il 37%) sono italiane». I margini di crescita sono ancora molti, conferma Assolatte. Quando il Governo canadese si deciderà a rivedere il sistema di assegnazione delle quote, le esportazioni italiane cresceranno ancora di più grazie anche alla fama dei nostri prodotti, sempre più ricercati.

Come emerso nel corso del seminario, con il Ceta, oltre all’accesso preferenziale ai prodotti italiani, si è raggiunto un buon risultatoanche per le Indicazioni Geografiche. L’accordo, sottolinea Assolatte, prevede la protezione di 11 formaggi Dop che prima venivano evocati e contraffatti nel mercato canadese senza alcuna restrizione. È un primo passo fondamentale per dare più forza alla lottaall’“italian sounding” e fornire maggiori garanzie ai produttori di alcune tra le principali eccellenze alimentari del “Made in Italy”.

I temi relativi all’accesso al mercato, alla tutela delle Dop italiane e all’etichettatura dei prodotti alimentari sono stati affrontati da Paolo Quattrocchi (presidente del Centro studi Italia Canada ed Equity Partner di Nctm Studio Legale) e Bernard O’Connor (Equity Partner Nctm Studio legale). Ma esportare nei paesi extra europei richiede una conoscenza approfondita delle procedure e delle regole dei Paesi di destinazione. Per questo al seminario Assolatte si è parlato anche di temi doganali con Mariarita Simona Sardella(dirigente dell’Ufficio legislazione e procedure doganali dell’Agenzia delle Dogane) che si è concentrata sulle regole e sulle procedure di origine. Claudio Gallottini, esperto delle regole sulla sicurezza alimentare Usa e Canada, ha invece parlato delle novità normative che interverranno dal prossimo anno, quando entrerà in vigore la nuova normativa sulla sicurezza alimentare, concepita sull’impostazione del Fsma americano.

Il seminario ha visto la partecipazione di oltre cinquanta export manager delle principali realtà imprenditoriali italiane che, grazie al supporto di Assolatte, hanno potuto approfondire le particolarità del mercato canadese. «Le relazioni con il Canada sono tanto strategiche quanto complesse – ha concluso Ambrosi. Per le aziende fortemente vocate all’export essere costantemente aggiornate è di vitale importanza per ottimizzare e semplificare le nostre vendite internazionali. Incontri come questo permettono di avere una visione di insieme e al contempo di approfondire le questioni tecniche con cui ci confrontiamo quotidianamente. È fondamentale continuare a lavorare con il Canada per mantenere quel rapporto di fiducia che molti di noi hanno costruito con fatica negli anni».

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