Assemblea Confitarma, Italia leader in Europa nelle crociere

Valgono complessivamente 48 miliardi di euro e 400.000 posti di lavoro. Il settore navale volano per la crescita del Paese. 

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Il presidente di Confitarma, Mario Mattioli

Il settore navale italiano può costituire una delle gambe per assicurare la ripresa del Paese, settore che punta all’ammodernamento e alla sostenibilità ambientale: l’assemblea annuale di Confitarma ha fatto il punto del settore dinanzi ad un nutrito parterre di esponenti del governo e della politica.

Il presidente degli armatori italiani, Mario Mattioli, oltre a chiedere al Governo un’agenda condivisa delle priorità del mare, ha posto l’accento su questioni di assoluta importanza per il settore marittimo, come la difesa del registro navaleinternazionale e la peculiarità del lavoro dei marittimi (messa in discussione da una recente circolare Inps). Non solo: Mattioli ha sottolineato i gravami burocratici che il settore deve sopportare: «ogni nave italiana sconta tra i 40.000 e i 100.000 euro l’anno di costi burocratici evitabili rispetto alle sue concorrenti comunitarie».

Confitarma conferma la sua decisa contrarietà ai contributi a carico delle imprese per finanziare il funzionamento dell’Autorità dei trasporti, «che vede i soggetti regolati sovventori del soggetto regolatore». Un caso all’italiana dove non si capisce chi fa la guardia e chi è il ladro.

Mattioli ha quindi concluso il suo discorso rivolgendo tre provocazioni al governo BisConte: «siamo davvero un Paesemarittimo”? Siamo una nazioneshipping friendly”? Abbiamo il coraggio di dedicare alle politiche marittime una governance unitaria?».

Domande cui il premier Giuseppe Conte ha tentato di dare una risposta, dando un colpo al cerchio e l’altro alla botte: «gran parte di ciò che produciamo è trasferito via mare. È per noi fondamentale assicurare alla flotta nazionale la possibilità di competere sui mercati globali, seguendo il percorso già tracciato dalla Commissione Ue per il mantenimento e lo sviluppodelle industrie marittime degli Stati membri, evitandone la delocalizzazione».

Il ministro dell’ambiente Sergio Costa ha evidenziato di aver costituito nel dicastero «una direzione generale del mare, che oggi non c’è attiva dal 1° gennaio 2020. Ho previsto una struttura che parli del mare anche con gli armatori. C’è tutto il progetto del “Green Italy” che stiamo costruendo insieme a loro: avviarlo è una cosa ma poi deve essere portato a compimento, a partire dalla questione dei rifornimenti di Gnl come combustibile alternativo» ai tradizionali bunker ad alto contenuto di zolfo, tanto che attualmente una grande nave portacontainer inquina come diverse decine di migliaia di automobili.

Da parte sua, il ministro ai Trasporti e infrastrutture, Paola De Micheli, ha preso l’impegno di riproporre il “marebonus”, l’incentivo all’intermodalità per caricare Tir e rimorchi su nave, togliendoli dalle strade».

Nel corso dell’assemblea di Confitarma, Mattioli ha reso noto anche il volume d’affari espresso dalla crocieristica, settore in decisa crescita che in Europa genera circa 48 miliardi di euro di fatturato e 400.000 posti di lavoro, settore dove l’Italia è paese leader per numero di crociere e passeggeri.

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