Assemblea Anita: la logistica è un fattore strategico per la competitività del Paese

Baumgartner: «rivedere radicalmente la convenzione delle Alpi». Boccia: «dotare il Paese di infrastrutture moderne e sostenibili. Il blocco del Brennero da parte austriaca è inconcepibile». 

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Thomas Baumgartner, presidente Anita

A Roma si è svolta l’assemblea Anita, l’Associazione nazionale imprese trasporti automobilistici aderente a Confindustria, che per bocca del suo presidente, Thomas Baumgartner (patron del gruppo Fercam), ha sostenuto come «la logistica è un fattore strategico per la competitività  del Paese e la crescita dell’economia italiana».

Per Baumgartner «“Voglia di crescita” è un sentimento che non esprime solo un desiderio, ma che rispecchia un più generale sentire comune di tutti gli imprenditori italiani, profondamente convinti che le incredibili capacità di cui disponiamo non possano rimanere inespresse ma debbano trovare la via per sprigionare appieno le loro potenzialità».

In occasione della LVII assemblea annuale, i principali protagonisti del settore si sono confrontati anche sulle sfide future da intraprendere. Un dibattito avviato con due focus (il primo sulle dinamiche economiche e di competitivitàdei settori produttivi, con Roberto Monducci – direttore Dipartimento per la produzione statistica Istat -, il secondo sugli scenari geoeconomici, con Alessandra Lanza, senior partner Prometeia). A seguire, una tavola rotonda con Baumgartner, Zeno D’Agostino (vicepresidente Associazione europea dei Porti, presidente AdSP Mare Adriatico orientale), Matteo Gasparato (presidente UIR), Marco Gosso (amministratore delegato Mercitalia Logistics), Elisa Grande (capo del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e il personale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). La chiusura dei lavori è stata affidata al presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

«La logistica va vista sempre più come servizio che crea valore aggiunto – ha spiegato Baumgartnernon come mero costo da sopportare. E’ importante che tutti gli stakeholder della filiera, incluse le istituzioni, sposino questo concetto affinché la collettività percepisca l’esistenza del fattoremobilità” e del suo valore. Il trasporto e la logistica – sottolinea Baumgartnerdanno un contributo fondamentale al Pil nazionale. La nostra “Voglia di crescita” si traduce quindi in una strategia a 360° centrata sul sostegno all’interscambio commerciale, sullo stimolodella domanda interna, su una più spinta integrazione modale, sulla trasformazione digitale delle imprese e della pubblica amministrazione, su un’Europa più forte». Ma per farlo, ricorda Baumgartner, «bisogna competere ad armi pari in Italia e in Europa», ma, soprattutto, «il nostro Paese deve riconoscere il valore delle nostre imprese, a prescindere dalla dimensione aziendale».

Dall’assemblea non poteva rimanere assente un tema di stringente attualità, quello dei blocchi alla circolazione dei camion nel Tirolo austriaco lungo la tratta del Brennero: «per crescere, abbiamo bisogno di essere difesi e sostenuti con determinazione – afferma Baumgartner -. Quando si deliberano limitazioni al trasporto stradale nell’arco Alpino, dove nel solo valico del Brennero transita il 70% delle merci e un volume di 50 milioni di tonnellate annue, si vuole in realtà colpire il “Made in Italy” e frenare le nostre relazioni commerciali con i Paesi del Nord Europa. Se vogliamo fare dell’Italia una piattaforma logistica, dobbiamo rivedere radicalmente il Protocollo Trasporti della “Convenzione delle Alpi”, altrimenti l’Italia resterà soffocata». Soprattutto sul fronte infrastrutturale, dove completare l’autostrada Venezia-Monaco sarebbe strategico anche per alleggerire il Brennero.

«Nella partita dell’innovazione, è evidente – ha sottolineato Baumgartner – che il capitale umano gioca un ruolo fondamentale: abbiamo bisogno di formare profili professionali con competenze adeguate agli sviluppi dell’Industria4.0, senza dimenticare l’emergenza autisti, che il settore vive da tempo e che va affrontata con urgenza perché, seppur nel contesto di uno spostamento modale più equilibrato, l’autotrasporto è e continuerà a essere insostituibile. L’innovazione è indispensabile anche nelle interazioni quotidiane tra imprese e pubblica amministrazione, così come nel coordinamento tra i diversi Enti dello Stato affinché le procedure di autorizzazione e controllo – sulla merce e sulle attività di trasporto – siano sicure, rapide ed efficienti».

Quanto agli scenari geo-politici ed economici che si profilano all’orizzonte, questi «potranno essere trovate risposte adeguate solo a livello di mercato comune unico, e non di singolo Stato membro – evidenzia il presidente di Anita -. Sarà dunque decisiva la strada che le nuove istituzioni comunitarie decideranno di percorrere. Auspichiamo sia diretta verso la rimozione delle barriere che ancora ostacolano il funzionamento del Mercato Unico e la prioritaria rivisitazione delle politiche europee per i trasporti e le infrastrutture. È urgente innanzitutto lavorare per definire una politica europea di sostegno al trasporto intermodale di merci, basata sull’aggiornamento delle norme attuali, risalenti al 1992, e sulla creazione di incentivi ad hoc di rango comunitario per soddisfare le esigenze espresse dal mercato del trasporto combinato nell’UE. Nell’autotrasporto merci sarà essenziale – chiosa il leader di Anita – continuare a combattere la concorrenza dei Paesi dell’Est, il dumping sociale e la somministrazione transnazionale irregolare».

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Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria

A trarre le conclusioni del dibattito è stato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia: «il complesso sistema della logistica e dei servizi che ne arricchiscono l’offerta, sempre più sofisticata, ci rimanda all’importanza strategicadi dotare il Paese di infrastrutture moderne e sostenibili. Per Confindustria, le infrastrutture sono specchio di una società aperta e inclusiva dove città si collegano a città, centri a periferie, Paesi ad altri Paesi restituendo un’idea di futuro e di crescita. In Italia, seconda manifattura d’Europa che deve all’export la forza della sua economia, le infrastrutture sono inoltre indispensabili a dare significato politico ed economico alla sua posizione geografica: centrale tra Europa e Mediterraneo, aperta a Est e a Ovest. Una posizione che definisce un ruolo esemplare nel dialogo e nella cooperazione per il quale le nostre imprese – sottolinea Boccia – possono giocare un ruolo da protagonisti. Nella visione larga che Confindustria ha del concetto di Industria, occorre puntare sull’industria della logistica per rendere più competitivo il Paese».

Quanto ai blocchi al traffico decisi dal Tirolo austriaco, Boccia ha detto che «queste limitazioni unilaterali da parte dell’Austria sono inaccettabili. Inaccettabili per quella idea di società europea che abbiamo, di connessione di Europa che attraverso le connessioni economiche deve raggiungere grandi obiettivi politici».

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