A Pordenone al via le “Giornate del cinema muto”
Prende il via l’edizione 2016 de “Le Giornate della Mostra del Cinema di Venezia. I Film della Settimana della Critica”, iniziativa realizzata dalla Fice Tre Venezie con il contributo e il patrocinio della Direzione generale cinema – Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, della Regione del Veneto, delle Province di Trento e Bolzano e della Regione Friuli Venezia Giulia. Dal 26 settembre al 19 ottobre, gli appassionati cinefili delle tre regioni potranno assistere gratuitamente, nei cinema aderenti alla Fice, alla proiezione di opere provenienti dalla XXXI Settimana Internazionale della Critica, la più originale tra le sezioni della Mostra del Cinema di Venezia.
Sono 14 le sale coinvolte. In Veneto, il MultiAstra (26/9) e Pio X-Mpx (29/9) di Padova, Corso di Treviso (27/9), Cinergia di Rovigo (6/10), Pindemonte di Verona (10/10), Odeon di Vicenza (17/10) e Italia di Belluno (19/10). A Trento al Multisala Astra (3 e 10/10) e Modena (4 e 11/10) mentre a Bolzano al Capitol (3,10 e 11/10). In Friuli le proiezioni si terranno all’Ariston di Trieste (28/9), al Visionario di Udine (5/10), al Cinemazero di Pordenone (5/10) e al Kinemax di Gorizia (11/10).
«Il progetto, partito dal Veneto 12 anni fa – dice Cristiano Corazzari, assessore alla cultura della Regione del Veneto e coordinatore della Conferenza permanente assessori cultura Triveneto e Alto Adige – si è allargato ai territori limitrofi anno dopo anno. Questo ha consentito, altresì, di poter richiedere l’intervento diretto del Mibact: intervento confermato con convinzione per l’alto profilo culturale dell’iniziativa e per la sua capacità di mettere in rete gli Enti territoriali coinvolti».
«Queste iniziative – prosegue Franco Oss Noser, presidente Agis Triveneto – nascono dal nuovo ruolo assunto dall’Agis Nazionale e poi locale, ossia quello di lavorare ventre a terra per la conquista di nuovi pubblici usando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione e costruendone di nuovi, perché questa è la nuova frontiera».
«Come sempre i grandi protagonisti sono i film – sottolinea Filippo Nalon, presidente Fice Tre Venezie – opere prime di qualità che sono state selezionate al fianco di critici che intendono proporre al pubblico prodotti realizzati da registi esordienti che faticano ad entrare nel tradizionale circuito di programmazione, dunque, una riscoperta di vere “gemme” di cinema, rare e uniche».
Sempre in tema di cinema, a Pordenone tutto è pronto per la XXXV edizione delle “Giornate del cinema muto” in programma dal 1 all’8 ottobre. Divi, autori, generi, kolossal, sperimentazione: tutto quello che il cinema aveva inventato nei suoi primi decenni di vita trova spazio nel programma della manifestazione. Ed è proprio l’icona più celebre del cinema (muto ma anche sonoro), la divina per antonomasia, Greta Garbo, ad aprire la rassegna con “The Mysterious Lady” di Fred Niblo, del 1928, in cui l’attrice interpreta uno dei suoi ruoli preferiti, una affascinante spia. Molte scene sono girate in un teatro d’opera di Vienna durante la rappresentazione di Tosca. L’evento inaugurale sarà preceduto dalla proiezione di “+ propos de Nice” di Jean Vigo, che il direttore delle Giornate, Jay Weissberg, ha voluto per solidarietà con la città di Nizza colpita da un attentato terroristico. La serata di apertura è realizzata con collaborazione e contributo della Fondazione CRUP.
Protagonista dell’edizione 2016 è William Cameron Menzies, regista e scenografo (primo a vincere Oscar in questa categoria) attivo a Hollywood fino alla fine degli anni ’40 che lavorò anche in “Via col vento”. A Menzies le “Giornate” dedicano un’ampia retrospettiva curata da James Curtis, autore di un volume sulla vita e la carriera di Menzies, che lo stesso Curtis presenterà nell’ambito della Jonathan Dennis Lecture. Nell’ambito della rassegna dedicata a Menzies, va ascritto anche l’evento di chiusura del festival, sabato 8 e replicato domenica 9 ottobre, sempre al Teatro Verdi, “Il ladro di Bagdad” con la regia di Raoul Walsh e l’interpretazione di Douglas Fairbanks. Il film, ispirato alle Mille e una notte, segna la definitiva e completa affermazione del talento di Menzies, che a 27 anni conquistò la totale fiducia di una delle personalità più potenti dell’industria cinematografica come era Fairbanks. “Il ladro di Bagdad” è la straordinaria trasposizione visiva di un orientalismo fantastico che tanta suggestione esercitava in quegli anni sull’arte e sull’immaginario occidentale. Un’attrazione che Orson Welles non mancava di citare. L’accompagnamento musicale è dell’Orchestra San Marco, diretta da Mark Fitz-Gerald, che ha ricostruito e adattato la riscoperta partitura originale del 1924 di Mortimer Wilson.