di Giovanni Greto
Dopo una carriera artistica densa di successi come produttore-arrangiatore, nel pop italiano e internazionale – Pfm, Bruno Lauzi, Gianna Nannini, Paolo Conte, Georges Moustaky, Johnny Halliday, Josè Feliciano – e nella musica classica – ha lavorato a stretto contatto con Claudio Abbado e Marta Argerich -, già direttore artistico della storica etichetta Numero Uno di Lucio Battisti e Mogol, trasferitosi a metà degli anni ’90 in Spagna per produrre il disco ‘Pasion Gitana’ del ballerino Joaquin Cortes, Claudio Fabi comincia nel paese iberico, dove continua a risiedere, un’intensa attività come concertista e compositore.
‘Hermetico’ è il suo ultimo progetto, presentato in anteprima al salone del libro di Torino lo scorso maggio. Secondo uno stile che l’autore definisce ‘minimalismo romantico’, nel CD si sviluppano 10 composizioni originali che nel DVD vengono introdotte da brevi testi poetici o letterari letti nell’ordine da Gianna Nannini (da ‘Vivir’ del poeta uruguaiano Mario Benedetti), Franco Mussida della Pfm (da ‘Carpe Diem’ di Walt Whitman), Marco Fabi, suo nipote, (da un testo del cantautore spagnolo Enrique Bunbury), Teresa de Sio (dal ‘Piccolo Principe’ di Antoine de Saint-Exupery), Jorge Drexler, cantautore uruguaiano (da ‘La noche en la isla’ di Pablo Neruda), Ricky Gianco (un breve pensiero di Cesare Pavese), Eugenio Finardi (da ‘Elegia primera’ del poeta e drammaturgo spagnolo Miguel Hernandez), Fabio Concato (un pensiero di Jorge Louis Borges), Alberto Fortis (da un’ode del poeta fondatore del romanticismo inglese William Wordworth), Niccolò Fabi, suo figlio (da ‘Ascoltate’ di Vladimir Mayakovsky).
Nei brani di ‘Hermetico’ c’è una dose di dolcezza, un desiderio di bontà e di tenerezza, una voglia di coccole, per lasciarsi alle spalle le preoccupazioni, le ansie, i timori, che sono il nostro tormento quotidiano, di ritrovare la forza per andare avanti verso una meta, che varia da individuo a individuo. La cosa più sorprendente, ascolto dopo ascolto, è che la scaletta funziona come musicoterapia. A tratti, secondo il giro armonico o le semplici melodie, può accadere di commuoversi, ma, soprattutto, quando si è nervosi, ‘Hermetico’ si rivela un efficace aiuto al rilassamento, senza cadere in pericolose sdolcinatezze.
Più che ad un minimalismo, le composizioni si collocano tra l’Ambient Music, Satie e Sakamoto. Una ripetitività non invadente e una durata parca dei brani allontanano dalla mente i cattivi pensieri. Bello il clip girato nel backstage, perché mostra uno di seguito all’altro, anche se in ordine diverso rispetto al CD, gli ospiti intenti a leggere il testo mentre in sottofondo si espande il suono dell’ottimo pianoforte artigianale di Luigi Borgato.