Firenze e Venezia sono sul podio della classifica europea in cultura dei grandi centri urbani più creativi e culturali, mentre tra le metropoli, solo Milano arriva quarta: è quanto emerge dalla seconda edizione dell’indicatore della Commissione Ue, il “Cultural and Creative Cities Monitor”, che misura la performance delle città in termini di creatività, cultura e impatto su crescita, occupazione e sviluppo sociale.
Per i centri urbani di grandi dimensioni, Firenze si aggiudica lo scettro di città più attiva culturalmente, seguita da Karlsruhe (Germania) e Venezia. Se si guarda agli stimoli culturali e ai luoghi dedicati alla cultura, l’Italia monopolizza il podio, con Firenze salda al primo posto, seguita da Venezia e Bologna al terzo posto.
Tra le grandi metropoli, Milano, è quarta, preceduta da Parigi, Praga e Vienna, e seguita da Berlino. La capitale lombarda, inoltre, è seconda per l’occupazione nei settori creativi e quarta per innovazione. Trieste e Matera sono entrambe quintenell’indice di vivacità culturale tra le città molto grandi e le medio-piccole. Assente, invece, da tutte le classifiche Romache paga lo sfascio amministrativo e gestionale delle amministrazioni pubbliche degli ultimi vent’anni.
Secondo l’analisi di Bruxelles, la città ideale europea dovrebbe avere l’attrattività e la vita culturale di Parigi (Francia), le infrastrutture culturali di Copenaghen (Danimarca), l’innovazione di Monaco (Germania), l’occupazione nei settori creativi di Budapest (Ungheria), il capitale umano di Leuven (Belgio), l’apertura e la tolleranza di Londra (Regno Unito), le connessioni nazionali e internazionali di Lleida (Spagna) e l’amministrazione pubblica di Goteborg (Svezia). Forse un po’ troppo.
Dalla classifica emerge un NordEst in buona posizione che può fare ancora di più creando reti e sinergie tra diversi settorie territori, realizzando un tessuto attrattivo a livello globale supportato da un adeguato sistema di mobilità e di accoglienza.
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