Definito il nuovo accordo sui controlli sulla rete autostradale
Il capo della polizia e direttore generale della Sicurezza pubblica, il prefetto Franco Gabrielli, e il presidente dell’Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori (Aiscat), Fabrizio Palenzona, hanno firmato a Bardolino il protocollo d’intesa relativo allo “Schema di convenzione-tipo per i servizi di polizia stradale sulla rete autostradale in concessione”. Nel protocollo sono illustrati gli elementi fondamentali della convezione-tipo e delle singole convenzioni per regolare i rapporti tra le società concessionarie autostradali e la polizia di Stato.
L’accordo è stato siglato in occasione dell’appuntamento annuale tra polizia Stradale ed Aiscat, che quest’anno affronta il tema della “Prevenzione e rispetto delle regole: il rinnovato impegno delle Concessionarie e della polizia Stradale”. Durante il convegno sono state approfondite le linee di indirizzo e le strategie con l’obiettivo di aumentare sempre più i livelli di sicurezza ed efficienza della grande viabilità.
Sulla rete autostradale transitano circa 5 milioni di viaggiatori ogni giorno, che percorrono ogni anno circa 80 miliardi di km (il 23% dei quali percorsi da mezzi pesanti). Il sistema autostradale è stato l’unico sistema stradale nazionale in linea con l’obiettivo fissato dalla UE di riduzione del 50% della mortalità sulla rete stradale europea nel decennio 2001-2010, confermandosi come il segmento più sicuro. La diminuzione percentuale delle vittime rispetto al 2010 (anno di riferimento per il nuovo obiettivo europeo del decennio 2011-2020) è del 18,9% circa, migliore rispetto alla riduzione delle vittime complessiva, nello stesso periodo, pari al 16,9%.
«Sarà nostra intenzione accedere a una modifica normativa dello specifico articolo del Codice della strada per rendere ancora più incisive le sanzioni contro chi utilizza il telefono alla guida – ha detto Franco Gabrielli -. Su questo utilizzo purtroppo le statistiche ci dimostrano essere incidenti soprattutto sull’aumento della mortalità». Gabrielli si è impegnato per reprimere con maggiore impegno i furti in autostrada: «le forme di criminalità che vedono l’autostrada come luogo privilegiato di furti di mezzi pesanti, vanno combattute attraverso un’interazione con le forze di Polizia che operano sul territorio. Rendere più sinergiche le attività della centrali operative risponde anche a questo tipo di esigenza. Migliore è la circolazione delle informazioni, maggiore è la tempestività di intervento, maggiore l’incidenza di operazioni di repressione di queste forme di criminalità».
Non solo repressione ma anche prevenzione, a partire dai singoli utenti delle strade: per Gabrielli «prevenzione e rispetto delle regole sono fondamentali per la sicurezza, ma continuo a sostenere che i principali artefici della sicurezza sono coloro i quali utilizzano le reti stradali. Noi ci siamo e ci saremo con il nostro impegno, e se possibile aumenterà. Ma credo – ha aggiunto – che i contributi sotto il profilo dell’attenzione, delle modalità comportamentali, risiedano principalmente nelle persone che utilizzano gli autoveicoli e le autostrade. Ovviamente, ci sono persone attente, rispettose, e persone che invece non sono solite praticare questi comportamenti. Noi siamo per sanzionarli – ha ribadito Gabrielli – ma rivolgo comunque un accorato invito perché il bene della vita viene prima di ogni cosa, viene prima di tempi di percorrenza più brevi, viene prima di trasporti più o meno impegnativi, di sms che possono essere rimandati, di cose che con la vita hanno molto poco a che fare».
Per conseguire questi obiettivi, che «rappresentano una priorità per la polizia di Stato che, con la specialità polizia Stradale è da sempre alla ricerca di soluzioni avanzate in termini di tecnologia, procedure e modelli operativi, per garantire servizi più efficaci di prevenzione e di controllo». Quindi, «più pattuglie in autostrada e più controlli mirati in ambito autostradale sulla guida sotto l’influenza di alcool e stupefacenti, sull’eccesso di velocità, sui conducenti professionali, meno incidenti e morti sulle autostrade».
Nel 2015 le pattuglie impiegate in autostrada sono state 256.437 (+2,2% rispetto al 2014). Nel corso dell’anno 2015 in autostrada sono state accertate 944.907 violazioni del Codice della Strada. Sono state controllati 530.329 conducenti con precursori ed etilometri ed accertate 4.937 violazioni per guida in stato d’ebbrezza alcolica e 303 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; 207.926 sono stati gli interventi di soccorso prestati a persone in difficoltà.