Il rapporto “Taxpayer Italia 2016” realizzato dal Centro Studi Sintesi pone ai vertici Veneto, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna. Zaia: «siamo solidi e pronti per una meritata autonomia»
NordEst in vetta alla classifica per qualità di servizi in rapporto alla tassazione secondo il rapporto “Taxpayer Italia 2016” redatto dal Centro Studi Sintesi: il Veneto è sul gradino più altro del podio quanto a qualità dei servizi offerti al cittadino, con una valutazione di 138 punti contro una media italiana di 100, davanti al Trentino Alto Adige e alla Lombardia con 136, alla Toscana (133), alla Liguria (132) e all’Emilia Romagna (129).
Soddisfatto del risultato il governatore della Serenissima, Luca Zaia: «siamo la regione con il miglior rapporto tra le tasse pagate dai cittadini e i servizi loro erogati. Il primo posto nazionale assegnato al Veneto dallo studio “Taxpayer Italia 2016” del Centro Studi Sintesi per la qualità dei servizi pubblici è la dimostrazione di come questa Regione e questo popolo siano pronti ad affrontare e vincere la sfida dell’autonomia. Ci vengono riconosciute capacità gestionali ottime per quanto riguarda l’amministrazione regionale, ma anche un contesto economico e sociale solido. Va da sé che gestire in maniera più autonoma e diretta le risorse fiscali che Roma drena da questo territorio (circa 20 miliardi di residuo fiscale attivo l’anno) consentirebbe alle famiglie e alle imprese venete di beneficiare di servizi ancora più qualitativi».
«Nel 2014 fummo terzi – ricorda Zaia – nel 2015 secondi, oggi primi. Il che significa che nella fase storica peggiore per Regioni ed Enti Locali, caratterizzata da minori risorse e da tagli nazionali pesanti e trasversali, basti pensare alla sanità, il Veneto e i Veneti hanno saputo migliorare ancora, dimostrando una volta di più il valore socio economico costituito da una squadra fatta da cittadini per bene e da amministratori oculati, fatte salve le inevitabili eccezioni. Siamo primi nell’istruzione con l’87% dei giovani tra 20 e 24 anni in possesso di un diploma di scuola superiore e buoni risultati nei test Invalsi con una media di 206 punti contro i 200 nazionali – dice Zaia – e questo è un dato bellissimo, il primo motivo di soddisfazione, perché solo un popolo istruito può essere protagonista del proprio futuro, come desideriamo tutti per le nostre giovani generazioni».
Zaia continua l’esame della classifica: «siamo anche terzi nel settore delle infrastrutture con 122 punti contro 100 di media nazionale; quarti per il contesto economico complessivo con indicatori tutti positivi e con la seconda percentuale più bassa di famiglie al di sotto della soglia di povertà (4,5%) dopo la Lombardia; più della metà degli assistiti si dichiara anche “molto soddisfatta” della qualità dell’assistenza sanitaria, risultato eccezionale se solo si pensa ai salti mortali che da anni si fanno in Veneto per far quadrare i conti senza intaccare la qualità delle cure a fronte di centinaia di milioni di euro di tagli nazionali via via piovuti da Roma. Ci godiamo questa soddisfazione che dedico a tutti i Veneti che ogni mattina si alzano per andare ad aprire un’azienda o un negozio; per iniziare cure e sedute operatorie negli ospedali; per creare e offrire servizi nel terziario, per lavorare nei campi o produrre vini e alimenti di qualità internazionale – conclude Zaia – e a tutti dico che non consideriamo questa vittoria un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. Il nostro motto è “pancia a terra e pedalare”. Continuiamo a farlo perché quel 138 possa diventare 140 o 150 l’anno prossimo e crescere ancora di più se il Veneto otterrà finalmente la sua autonomia».