Pubblica amministrazione: Veneto regione virtuosa in fatto di dipendenti pubblici

Alla Serenissima la percentuale tra le più basse d’Italia di servitori pubblici in rapporto alla popolazione, superata solo da Lombardia e Puglia. Il comparto pubblico è sempre più femminilizzato. 

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dipendenti pubblici

In Italia sono quasi 13.000 le istituzioni pubbliche censite nel 2015,
e che contano oltre 100.000 unità locali, per quasi 3,5 milioni di 
dipendenti pubblici. La rappresentanza più nutrita è costituita dai comuni che,
con 8.011 unità, coprono quasi i due terzi delle istituzioni pubbliche
nazionali, cui fanno seguito gli enti pubblici non economici (come INPS, INAIL, enti parco, ordini professionali, ecc.) che ammontano al 22% del totale.

Il maggior numero di dipendenti pubblici invece, con oltre il 50% del totale, è appannaggio delle amministrazioni dello stato e/o organi costituzionali o a rilevanza costituzionale ed ammonta a quasi 1,8 milioni di persone. Segue il Servizio Sanitario Nazionale con quasi 700.000 dipendenti, che rappresentano il 20% del totale, mentre i comuni ospitano l’11% del personale pubblico.

I dati confermano la presenza maggioritaria di dipendenti femmine, con un valore pari al 56,0% del personale in servizio. La più elevata presenza relativa si registra negli enti del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) con il 65,1%, il valore più basso nelle Giunte e Consigli regionali (46,9%). Analizzando le tipologie contrattuali, si riscontra una quota maggiore di tempi determinati tra le donne (9,9%) rispetto agli uomini (6,6%).

Scendendo al di sotto del livello nazionale, si nota come siano la Lombardia ed il Lazio le regioni che vantano il maggior numero di dipendenti pubblici, in forza della concentrazione delle istituzioni centrali presenti nel loro territorio, per un numero di lavoratori in entrambi i casi superiore alle 400.000 unità e che nel complessivo rappresentano un quarto dei lavoratori pubblici italiani. Il Veneto ne conta oltre 220.000, pari al 7,2% del totale nazionale.

Quanto alla quota di dipendenti ogni 100 abitanti a spiccare per i valori più elevati sono le due regioni a statuto speciale Val d’Aosta (8,3%) e Trentino Alto Adige (7,8%). Il Veneto è tra le regioni con la percentuale più bassa (4,3%), superata solo dalla Lombardia (3,7%) e dalla Puglia (4,1%).

La rappresentanza femminile si dimostra decisamente più nutrita nelle regioni del Nord, con valori costantemente superiori al 60%. Ribaltata la situazione al Sud dove invece raramente questo valore supera il 50%.

La quota dei dipendenti a tempo determinato sul totale, infine, raggiunge i valori più elevati in Trentino Alto Adige, Sicilia ed Emilia Romagna. Il Veneto, con una quota dell’8,2%, si posiziona a metà classifica, mentre il valore più basso spetta alla Liguria (5,9%).

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