Capitale italiana della cultura: a NordEst 5 candidature

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dario franceschini
Tre le 21 città aspiranti, Aquileia, Comacchio, Montebelluna, Trento e Vittorio Veneto. Franceschini: «veicolo promozionale dei territori e di Italia museo diffuso»

 

dario franceschiniAlghero, Aliano, Altamura, Aquileia, Caserta, Comacchio, Cosenza, Ercolano, Iglesias, Montebelluna, La Spezia, Ostuni, Palermo, Piazza Armerina, Recanati, Settimo Torinese, Spoleto, Trento, Unione dei Comuni Elimo Ericini, Vittorio Veneto e le congiunte Viterbo-Orvieto-Chiusi. Sono 21 le città in corsa per il titolo “Capitale Italiana della Cultura 2018”. Lo ha reso noto il ministero dei Beni e della attività culturali e del turismo, che ha trasmesso al presidente della Conferenza unificata l’elenco delle città candidate per avviare la procedura di valutazione che si concluderà entro il 31 gennaio 2017.

Come nelle precedenti edizioni, la “Capitale italiana della Cultura 2018” riceverà dal Governo un contributo pari ad un milione di euro per la realizzazione del progetto. La giuria, chiamata ad esaminare i 21 progetti, sarà composta da sette esperti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica. Entro la metà di novembre verrà definito un gruppo ristretto delle 10 città finaliste, tra queste sarà selezionata la vincitrice entro il 31 gennaio 2017. 

«Le esperienze finora realizzate, da quella in corso a Mantova fino alla prossima di Pistoia, dimostrano come il titolo di “Capitale italiana della Cultura” sia in grado di mettere in moto un meccanismo di progettazione virtuosa e di promozione delle città, coinvolgendo tutte le realtà economiche e sociali dei territori e rafforzando il concetto di “Italia museo diffuso”» ha dichiarato il ministro Dario Franceschini.

L’iniziativa è volta a sostenere, incoraggiare e valorizzare la autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la creatività, l’innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo. 

Il conferimento del titolo “Capitale Italiana della Cultura”, in linea con l’Azione dell’Ue ‘”Capitale Europea della Cultura 2007-2019”, si propone diversi obiettivi: si va dal miglioramento dell’offerta culturale al rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale, nonché dello sviluppo della partecipazione pubblica. E ancora, l’incremento dell’attrattività turistica e l’utilizzo delle nuove tecnologie, non trascurando la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi come il conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale.