Il cicloturismo potrebbe essere il nuovo motore dell’economia turistica nazionale: nel biennio 2021-2022, secondo la ricerca Confcommercio-Swg, oltre 22 milioni di italiani hanno usato la bicicletta in ferie, soprattutto in destinazioni balneari e luoghi immersi nella natura e i dati sono in crescita.
La ricerca presentata in occasione del convegno “Turisti ciclisti: la mobilità dolce nell’esperienza dei viaggiatori italiani” organizzato in collaborazione con Isnart, Gal Costa dei Trabocchi e il patrocinio di Enit, evidenzia che nelle prossime vacanze estive un popolo di 9 milioni e mezzo di italiani avrà, come compagna di viaggio, la bicicletta, di proprietà o noleggiata.
Il turismo non può non tenere conto dell’enorme opportunità di sviluppo dato che 17 milioni di famiglie hanno una bicicletta, 3 milioni la usano tutti i giorni e grazie alla spinta degli incentivi all’acquisto, che hanno fatto esplodere la diffusione di due ruote molto più confortevoli e comunque a zero impatto ambientale, oggi 1 famiglia su 10 possiede un’e-bike.
Ma a tirare la volata al cicloturismo è lo stesso Giro d’Italia che viene seguito – seppure con diverse sfumature d’interesse – da quasi due terzi della popolazione, soprattutto la fascia più alto spendente e con più tempo libero a disposizione dei 55-74enni. Significativo è il rapporto fisico che si realizza tra l’interesse per manifestazione e quello per il suo itinerario, dove i luoghi diventano protagonisti turistici. Per 17 milioni di italiani che hanno visto il Giro almeno una volta, quando è passato dalla loro città, ce ne sono altri 4,6 milioni che si sono recati appositamente dove sapevano che sarebbe transitato, oltre a 3,3 milioni che ricordano l’esperienza del passaggio della carovana rosa in un luogo in cui si trovavano in vacanza.
La metà degli italiani dichiara inoltre che vorrebbe assistere dal vivo a una tappa del Giro d’Italia e, di questi, 6,3 milioni collegano questa esperienza con quella di conoscere un posto nuovo. E passare dalle ipotesi alla concretezza è, in questo caso, tutt’altro che improbabile, dato che circa il 30% degli intervistati – che vale oltre 12 milioni – ha già visitato, in passato, una località conosciuta grazie alle notizie sul Giro d’Italia, soprattutto quelle di partenza e arrivo di tappa, ma anche i luoghi delle eroiche scalate a due ruote in montagna.
«Cogliere i profondi cambiamenti della domanda – dice il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli – è fondamentale per le attività economiche, ma lo è ancor più per il turismo, uno dei settori che fa da traino alla ripresa economica del Paese dopo anni di grandi difficoltà. È questo l’obiettivo dell’iniziativa e dello studio di Confcommercio, con cui oggi contribuiamo ad un’offerta turistica ancor più attrattiva e sostenibile, nel contesto di una rinnovata attenzione degli italiani per il cicloturismo».
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