Mobilitazione generale delle carrozzerie contro la norma del risarcimento in “forma specifica”

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carrozziere fiat vecchia 500Fogarollo: «la norma rischia di far chiudere oltre 60.000 imprese e penalizzare la qualità del ripristino»

Mobilitazione generale per salvare le carrozzerie, che nel corso degli ultimi due anni ha visto il fatturato in calo del 6,8%.

La riforma Rc auto in discussone al Parlamento prevede un controllo cogente da parte delle assicurazioni sul settore dell’autoriparazione, spiazzando decine di migliaia di carrozzerie: le nuove norme impongono di far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime.

Entra nel vivo la protesta dei carrozzieri di Confartigianato contro alcune norme della riforma dell’Rc auto, contenute nel decreto ‘Destinazione Italia’ entrato in vigore lo scorso 24 dicembre. Il 15 gennaio, oltre un centinaio di carrozzieri di Confartigianato Imprese Veneto si uniranno a Roma ai loro colleghi provenienti da tutta la Penisola, per partecipare alla manifestazione nazionale, presso il Centro Congressi Capranichetta, nel corso della quale verranno presentate le proposte di modifica alla riforma dell’Rc auto. All’iniziativa interverranno rappresentanti del Governo e del Parlamento.

I carrozzieri contestano la misura, che porta il nome della senatrice Simona Vicari, che rende nei fatti obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni ai veicoli incidentati. In pratica viene imposto di far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. In questo modo –sostiene Confartigianato – si rischia di far chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti con 60.000 addetti, che non operano in convenzione con le assicurazioni. In sostanza, s’impedirebbe ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia.

In Veneto c’è forte preoccupazione per le 2.000 imprese che operano nel settore e che occupano 6.500 dipendenti, che rischiano di trovarsi senza un’occupazione. «Questa soluzione rappresenta l’esatto contrario delle liberalizzazioni – tuona Silvano Fogarollo, presidente regionale di Confartigianato Carrozzieri – perché nei fatti si indirizzerebbe tutto il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate, attraverso una consistente penalizzazione di natura economica per chi volesse utilizzare un altro percorso attualmente previsto dalle leggi. Così si espelle dal mercato la stragrande maggioranza delle carrozzerie indipendenti. In più – prosegue Fogarollo – quello che gli automobilisti non sanno ed il Governo finge di non sapere è che alle carrozzerie convenzionate vengono imposte dalle assicurazioni condizioni contrattuali capestro (basse tariffe orarie, tempi di riparazione ridotti, ricambi dati in conto lavorazione, servizi aggiuntivi richiesti a titolo gratuito, percentuali di ristorno sul fatturato) che costringe le carrozzerie convenzionate a lavorare sotto costo, mettendo così a rischio anche la qualità della riparazione. Inoltre, le carrozzerie indipendenti subendo le stesse condizioni delle carrozzerie fiduciarie, saranno strangolate dalle assicurazioni».

La proposta governativa (articolo 8 del Decreto, comma 1, punto d) impedisce agli automobilisti la libertà di scelta di farsi riparare l’auto dalle carrozzerie di fiducia. Il decreto afferma che il risarcimento non può essere superiore a quello che valuta idoneo la compagnia di assicurazione. In questo caso, lo sconto irrisorio (il valore di una pizza) praticato dalle assicurazioni in cambio della forma specifica rischia di essere sensibilmente oneroso per gli assicurati che – senza saperlo – accettano tale clausola contrattuale.

«E’ paradossale – dice Fogarollo – che il decreto non abbia preso in considerazione il grande e palese conflitto di interesse in cui agiscono le assicurazioni che, per legge, sono obbligate a risarcire il danno e non ad occuparsi direttamente della riparazione. Infatti, si permette a chi deve risarcire il danno, di decidere dove, come e quanto pagare. Le assicurazioni hanno l’interesse a pagare il meno possibile, mentre i cittadini – consumatori hanno il sacrosanto diritto ad essere risarciti per il costo reale del danno subito, ragion per cui si assicurano obbligatoriamente».