L’Italia è una «situazione peggiore» nel confronto con la media dei Paesi europei nella maggior parte degli indicatori del Rapporto Bes 2022 sul Benessere equo e sostenibile dell’Istat. «Si tratta in particolare di alcuni indicatori dei domini Istruzione e formazione e Lavoro e conciliazione dei tempi di vita».
Peggiora la percezione della situazione economica della famiglia. La quota di coloro che dichiarano di aver visto peggiorare la propria situazione economica rispetto all’anno precedente è di oltre uno su tre, un livello mai raggiunto in precedenza, secondo il Rapporto Bes. «Questo indicatore tra il 2019 e il 2022 peggiora di 10 punti percentuali e raggiunge il 35,1% – afferma Alessandra Tinto presentando i dati -. Si inverte inoltre la tendenza di progressiva crescita della visione ottimistica del futuro e di decrescita del pessimismo che si era mantenuta anche nei due anni di pandemia».
Rispetto al 2019, in era pre-Covid, l’Italia del Rapporto Bes 2022 registra progressi sul fronte della sicurezza, della qualità dei servizi, del lavoro e della conciliazione dei tempi di vita, ma peggiora nelle aree dell’istruzionee formazione e nel benessere economico. I dati più recenti che consentono di effettuare confronti rispetto a quattro anni fa (109 indicatori sul totale di 152) mostrano che per 58 indicatori di benessere, oltre la metà, si registra un miglioramento nell’ultimo anno disponibile rispetto al livello del 2019, un terzo si trova su un livello peggiore rispetto al 2019, mentre il restante 13,8% degli indicatori si mantiene stabile sui livelli pre-pandemici.
I progressi sono più diffusi nei domini Sicurezza, Qualità dei servizi e Lavoro e conciliazione dei tempi di vita(oltre il 72% degli indicatori migliora rispetto al 2019). Seguono i domini Politica e istituzioni e Innovazione, ricerca e creatività con due terzi degli indicatori in miglioramento.
Tra i domini che presentano un andamento complessivamente più critico negli ultimi tre anni, con la maggior parte degli indicatori in peggioramento, si trovano Relazioni sociali, Benessere soggettivo, Istruzione e formazione e Benessere economico.
La maggior parte degli indicatori del Rapporto Bes 2022 disponibili per il confronto con la media dei paesi europei (Ue27) mostra una situazione peggiore per l’Italia. Si tratta in particolare di alcuni indicatori dei domini Istruzione e formazione e Lavoro e conciliazione dei tempi di vita. Tra questi la quota di giovani di 15-29 anniche si trovano al di fuori del contesto di istruzione e non sono occupati (Neet), che in Italia raggiunge il 19,0%rispetto all’11,7% della media Ue27, e la quota di persone di 30-34 anni che hanno completato un’istruzione terziaria, il 27,4% in Italia e il 42,8% in media Ue27. Per il lavoro, il tasso di occupazione italiano nel 2022 è di circa 10 punti percentuali più basso rispetto a quello medio europeo (74,7%), con una distanza particolarmente accentuata tra le donne (55,0% in Italia rispetto a 69,4% per la media Ue27).
Lo svantaggio dell’Italia nel contesto dell’Ue27 si rileva, inoltre, in alcuni indicatori di Benessere economico aggiornati al 2021, tra cui il rischio di povertà e la grande difficoltà ad arrivare a fine mese, o al 2020, come la disuguaglianza del reddito netto.
Sui 131 indicatori Bes analizzabili a livello regionale, 27 presentano, nell’ultimo anno disponibile, una diseguaglianza relativa regionale piuttosto elevata, a indicare una maggiore distanza tra le regioni, in particolare nei domini Ambiente, Paesaggio e patrimonio culturale, Benessere economico e Sicurezza. I domini che invece contano più della metà degli indicatori con diseguaglianza relativa più contenuta sono Salute, Istruzione e formazione, Relazioni sociali, Politica e istituzioni e Benessere soggettivo.
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