Fisco: nel 2022 riscossi 10,83 miliardi e accertati 20,2 miliardi

L’agenzia delle Entrate presenta i dati dell’attività. Ruffini: «9,17 miliardi derivano dalla riscossione ordinaria, 1,64 dalla rottamazione».

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L’Agenzia delle Entrate ha presentato i dati relativi alla sua attività di riscossione e di recupero dell’evasione nel corso del 2022, evidenziando un anno da record per il fisco italiano.

«Nel 2022 sono stati riscossi in totale 10,83 miliardi di euro» ha detto il direttore dell’Agenzia delle entrateErnesto Maria Ruffini, e di questi 9,17 miliardi derivano dalla riscossione ordinaria e 1,64 miliardi dalla “rottamazione ter“, altri 20 milioni dalla “rottamazione quater“.

«Il recupero dell’evasione nel 2022 è stato di 20,2 miliardi di euro. Si tratta del dato più alto di sempre – ha detto Ruffini -. Questo è il risultato della complessa attività dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle Entrate e Riscossione»

Dei 20,2 miliardi complessivi riportate alle casse del fisco10,9 miliardi derivano da versamenti effettuatitramite F24 a seguito di attività di controllo3,2 miliardi da lettere per la compliance e 4,9 miliardi di cartelle di pagamento di Agenzia delle Entrate e Riscossione. Gli incassi da misure straordinarie (pace fiscale e “rottamazioni”), invece, ammontano a 1,2 miliardi. L’attività di Agenzia delle Entrate e Riscossionesvolta anche per altri enti, ha consentito di recuperare 10,8 miliardi, di cui 9,2 miliardi tramite attività ordinarie e 1,6miliardi tramite la rottamazione-ter e saldo e stralcio.

L’Agenzia delle Entrate «ha anche assicurato minori uscite a carico del bilancio dello Stato grazie alle analisi di rischio e alle attività anti frode che hanno consentito di bloccare 9,5 miliardi di creditibonus e rimborsi non spettanti – ha proseguito Ruffini -. La parte preponderante riguarda i crediti fittizi generati da bonus edilizi, individuati in sinergia con Guardia di Finanza».

Intervenuto a latere della presentazione, il viceministro dell’EconomiaMaurizio Leo, ha detto che «bisognerà lavorare sulla riscossione. I numeri sono spaventosi: arriviamo a 1.150 miliardi di magazzino cartelle. Bisogna trovare il modo di smaltire questo arretrato. Bisognerà mettere mano anche al mondo delle sanzioni, in particolare quelle amministrative raggiungono livelli fuori linea rispetto ad altri paesi».

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