Procedono in parallelo i percorsi autorizzativi dei due rigassificatori acquistati da Snam per aumentare l’autonomia energetica dell’Italia dalla Russia: entro la fine ottobre 2022 dovrebbe completarsi l’iter autorizzativosia per quello di Ravenna che per quello di Piombino, con le due navi che dovrebbero arrivare nei primi mesi del 2023.
Secondo i piani di Snam quello di Piombino dovrebbe essere attivo in pochi mesi, mentre ci vorrà un po’ più di tempo per attivare quello che sarà ormeggiato al largo del porto di Ravenna. I rigassificatori sono delle grandi navi che servono per portare il gas naturale dallo stato liquido a quello gassoso sfruttando il calore dell’acqua di mare, permettendo così di utilizzare quello estratto in Paesi che non sono collegati all’Italia con i gasdotti.
Se gli iter autorizzativi sono più o meno allo stesso punto, con i rispettivi presidenti di regione, Stefano Bonaccini(Emilia Romagna) ed Eugenio Giani (Toscana) nominati commissari, le due vicende potrebbero avere un percorso diverso. Mentre a Ravenna c’è un sostanziale consenso sull’arrivo della nave, a Piombino le contestazioni dell’amministrazione guidata da un sindaco di Fratelli d’Italia sono molto accese. Ciò dipende anche dal fatto che mentre quello ravennate (la nave Singapore Bw) sarà ormeggiato a otto chilometri e mezzo dalla costa, quello di Piombino (la Golar Tundra) dovrà stare, almeno per i primi anni, nel porto.
Mentre a Ravenna il sindaco Michele de Pascale (Pd) è a favore del progetto, il suo collega piombinese Francesco Ferrari (FdI) guida un fronte abbastanza variegato e trasversale di contrari. Per quanto riguarda Piombino una data importante sarà quella del 19 settembre, quando il presidente Giani ha già fissato una riunione della Conferenza dei servizi. In quella sede si dovra’ affrontare e gestire la netta contrarietà del comune di Piombino e si deciderà come andare avanti in vista del 27 ottobre, data entro la quale Giani, nella sua veste di commissario, dovrà dare il via libera definitivo all’opera con tutte le autorizzazioni necessarie.
Snam, l’azienda che si occupa di infrastrutture energetiche e che gestisce i due progetti di rigassificatori, sarà chiamata nelle prossime settimane a rispondere a tutte le osservazioni presentate. L’amministratore delegato Stefano Venier ha confermato il rispetto della tabella di marcia: «il primo impianto che dovremmo avere in funzione per la primavera prossima è quello di Piombino e nel 2024 contiamo di avere quello di Ravenna».
Intanto Adriatic Lng, società che gestisce il rigassificatore al largo di Porto Viro, ha siglato un nuovo contratto ventennale con un operatore internazionale (già presente in Italia) che ha prenotato parzialmente la quota di capacità produttiva restante. Adriatic LNG è autorizzata a rigassificare 9 miliardi di metri cubi dopo i 6,4 miliardi annui prenotati da Edison fino a fine 2034.
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