L’attuazione dei vari “Superbonus” per l’edilizia (da quelli per le facciate a quelli per la riqualificazione energetica) varati dai governi Conte I e II hanno portato con sé una serie di pesanti problematiche, varianti dalla ridotta tempistica di attuazione alla mancanza di controlli che hanno avuto come combinato disposto l’innesco di un fortissimo rialzo dei prezzi e l’impossibilità per molti committenti di trovare le imprese disponibili a realizzare i lavori, oltre a numerosi casi di truffa ai danni dello Stato che si stanno avvicinando alla soglia dei 5 miliardi di euro.
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Come spesso accade nella politica fallata dell’“uno vale uno”, chi ha proposto e fatto approvare le varie norme è stato, per usare un eufemismo, eccessivamente frettoloso, travolto dal trasporto di fare arrivare alla base elettorale uno dei tanti bonus a debito che ha caratterizzato la legislatura corrente, dove il debito è esploso sia per la crisi pandemica che, soprattutto, per l’eccesso di regalie.
Comunque vada a finire, quasi tutte le norme sui Superbonus proposte e fatte approvare dal Parlamento hanno fatto i conti senza coloro che sarebbero chiamati ad applicare puntualmente i provvedimenti: il non avere preventivamente interpellato i tecnici del settore, ha portato ad un coacervo di norme e di complicazioni, spesso impossibili da attuare, con il risultati di numerosi cambiamenti in corsa a norme approvate, con anche tante interpretazioni dei vari organismi dello Stato elevati a norma di riferimento pur non avendone il valore costituzionale. Insomma, una giungla dove l’incertezza giuridica è diventata sovrana. Con il risultato di rallentare, prima, e di bloccare, poi, gran parte dei cantieri interessati alla riqualificazione degli immobili.
Insomma, ancora un caso di mala politica che ha reso un cattivo servizio ai cittadini, prima illudendoli di un facile accesso ad un provvedimento che avrebbe regalato loro la ristrutturazione della propria casa, poi facendo loro pagare i costi tramite l’aumento esponenziale del debito pubblico.
In questa puntata di “Focus” di “ViViItalia Tv”, l’esperto in comunicazione e analisi politica, Gianfranco Merlin, e il direttore de “il NordEst Quotidiano”, Stefano Elena, intervistano Francesco Burrelli, presidente nazionale dell’Associazione amministratori di condomini, Anaci, che espone tutte le difficoltà con cui la categoria si deve confrontare per gestire i “Superbonus” immobiliari.
Buona visione.
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