In Trentino la giunta Fugatti è a fondo corsa?

Triste epilogo per il primo governo dell’Autonomia trentina a trazione leghista. Troppi i fallimenti su progetti bandiera finiti cassati e brilla la mancanza di visione strategica della specialità. 

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Giunta Fugatti

In Trentino la giunta Fugatti è arrivata a fondo corsa? Ormai questa è la domanda che scivola di bocca in bocca sempre più apertamente, facendo un bilancio dell’attività di governo dell’Autonomia speciale che a tre quarti della legislatura mostra un risultato decisamente fallimentare, con tante battaglie identitarie della Lega trentina finite cassate dalla mannaia della Corte costituzionale se non da quella ordinaria, con tante proposte roboanti finite in un nulla di fatto ancora prima di essere varate.

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Insomma, tanta fuffa e poco arrosto, tanto che la giunta Fugatti tenta un rilancio, almeno d’immagine, cercando di sfruttare la notorietà di un campione dello spettacolo musicale organizzando un evento con Vasco Rossi che per venire in Trentino ad aprire il suo Tour 2022 viene letteralmente coperto d’oro dal bilancio della Provincia, annullando del tutto il rischio imprenditoriale e assicurando pure a carico dei contribuenti gli spostamenti in elicottero del rocker emiliano. Quando altrove, dove il Blasco si esibisce, è la sua organizzazione a pagare gli enti locali per l’utilizzo degli spazi pubblici, con tanto di assicurazioni e garanzie per eventuali danni.

Che l’elettroencefalogramma della giunta Fugatti sia tendente al piatto lo si evince anche nel baratro sempre più ampio che separa il Trentino dal cugino Alto Adige, che viaggia a velocità decisamente più elevate complice una classe politica ben più capace e scafata di quella trentina.

A sua difesa, la giunta Fugatti avanza il fatto di essersi insediata con un disastro ambientale (la tempesta Vaia) seguito subito dopo da uno sanitario (la pandemia da Covid-19), ma in entrambi i casi la gestione è stata molto migliorabile, soprattutto in campo sanitario.

Ma a pesare maggiormente su tutta la gestione è la scarsa visione lungimirante della crescita dell’Autonomia speciale, che rischia sempre più di naufragare verso l’ordinarietà, complice anche un leader nazionale che dell’autonomia chiesta da Veneto e Lombardia si è fatto un baffo.

Insomma, un bilancio decisamente negativo, tanto che da più parti si parla di un presidente della giunta provinciale sempre più tentato di mollare anzitempo per inseguire uno scranno parlamentare romano, sicuramente meno complicato del governo dell’Autonomia, consegnando il Trentino nelle mani di quella sinistra para autonomista che da sempre cura il suo giardinetto, pronta ad archiviare la breve parentesi leghista come un piccolo incidente di percorso.

Tanti scenari e fatti su cui riflettono ad alta voce il questa puntata di “ViViItalia Tv Trentino Alto Adige” l’esperto di comunicazione e analisi politica, Gianfranco Merlin, e il direttore de “il NordEst Quotidiano”, Stefano Elena.

Buona visione.

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